Domani alle 11 a piazza Canale la commemorazione, a 42 anni dal suo eccidio
MONREALE, 3 maggio – E’ un destino, ormai ultradecennale, quello di legare la ricorrenza della festa più importante della città a quella dell’eccidio più efferato della sua storia recente. Quello del capitano dei carabinieri, Emanuele Basile, comandante della compagnia di Monreale, avvenuto il 4 maggio de 1980.
Un viaggio tra poesia e canto, musica e danza nella Divina Commedia
MONREALE, 24 aprile – Un viaggio tra poesia e canto, musica e danza nella Divina Commedia di Dante Alighieri è al centro del nuovo volume di monsignor Giuseppe Liberto. Il libro edito da Edizioni Feeria sarà presentato nella serata odierna all’interno della Pinacoteca nel Palazzo Acciaioli presso la Certosa di Firenze.
Palermo piange una grande artista, testimone diretta degli anni più bui della sua storia
PALERMO, 15 aprile – Le sue fotografie, eredità culturale di immenso valore, hanno contribuito a costruire l’indelebile, doloroso immaginario visivo e simbolico di ciò che la mafia è stata nella nostra terra. Grazie ai suoi scatti il mondo intero è venuto a conoscenza dell’odio, del sangue, della crudeltà che per lungo tempo furono pane quotidiano delle strade di Palermo.
Per i bambini di Sainte Sigolene era il padre dei Pupi Siciliani
MONREALE, 28 gennaio – Un anno fa ci lasciava il maestro dei pupi Onofrio Sanicola di Marineo, grande cultore dell’opera dei pupi, di cui ci siamo occupati durante la sua lunga carriera e che a distanza di un anno desideriamo ricordarne la figura e la sua attività.
Rileggere in allegria il Decameron: un cuoco, una coscia di gru saporita e una presa per i fondelli
Belle le gru, animali per gente regale. Cinerine, come nube di tempesta densa di pioggia. Fiere, dritte come la schiena di un maestro di pianoforte. E poi con quella loro corona sottile, simile a quelle di molte Vergini di marmo, visibili in molte cattedrali. La campagna fiorentina ne era piena. E chi della loro caccia s'era senz'altro fatto addirittura un nome era Currado Gianfignazzi.
Riscrivere il Decameron in allegria: la storia di curiosità, promesse infrante e muti miracolati
''Ma che diamine! Non si può mica vivere così! E una dice mettilo qui e l'altra mettilo lì e poi l'altra ancora qui non va bene per niente. Te lo dico io, quelle hanno il diavolo in corpo. Sempre lì, a lavorare come un mulo tutti i santi giorni, e per cosa? Così poco da non riuscire a pagarci nemmeno le scarpe. Allora mi son stufato, ho preso le mie cose e amen''.
Davide e Golia è la favola straordinaria di un tenero fanciullo che sconfisse con la sua astuzia il gigante Golia. Davide, un tenero pastorello armato solo di una fionda, uccide Golia il temibile gigante dei Filistei in guerra con il popolo d’Israele.
Malgrado il mio momento di estrema sofferenza fisica, non potrei mai rinunciare a scrivere la mia favola per i lettori grandi e piccini di Monreale News.it del direttore Enzo Ganci. Sono assente da parecchio tempo dal mio quotidiano preferito.
Vivendo nel terzo millennio ed esercitando la professione di scrittore di favole, sono avvantaggiato dal grande progresso tecnologico, che mi consente di viaggiare a ritroso nel tempo ed incontrare personaggi letterari, storici, esponenti della Scienza, dell’Arte e della Cultura.
Nelle vesti di scrittore di favole, ho appreso con gioia la notizia relativa alla mitica attrice israeliana Gal Gadot e del suo nuovo ruolo nel cinema mondiale, relativo all’interpretazione della Strega Cattiva nella mitica favola di Biancaneve ed i Sette Nani.
E’ da tanto tempo che desideravo omaggiare e restituire alla vita di memoria il mitico Miguel de Cervantes ed il suo popolarissimo romanzo eretico che proietta nel nostro terzo millennio, il senso della sfida contro i nuovi Titani e le nuove Lobby economiche e finanziarie.
Avevo rivisto dopo lunghi anni il film "La Tunica" con Richard Burton e Victor Mature prodotto nel 1953 e della durata di 135 minuti. Dopo la visione del film, mi ero ripromesso di verificare e rileggere tutta la bibliografia esistente sulla tunica di Gesù e Barabba-Gesù sotto Ponzio Pilato, governatore della Galilea.
Ho avuto il privilegio di essere stato destinatario da parte del sindaco, avvocato Zino Demma, di una stima infinita e di un grande affetto ricambiato immensamente. Sono stato un ostitutore scolastico presso la famiglia Demma.
Insieme al magistrato cadde vittima il maresciallo Lenin Mancuso, suo agente di scorta. Era il 25 settembre 1979
PALERMO, 25 settembre – Ricordare e tenere viva la memoria è un imperativo categorico quando si tratta di parlare di vittime di mafia. E ricordare l’immenso sacrificio di uomini e donne che hanno pagato con la vita la lotta al crimine organizzato, tenendo a mente che a tanto scempio sia umano che politico non vi siano ancora spiegazioni certe, risulta ancora più doloroso.
Scomparso prematuramente all’età di cinquant’anni, è stato un grande artista
MONREALE, 5 settembre – Una vecchia foto ingiallita dal tempo, appesa al muro di quello che un tempo era il ritrovo di tanti amanti del cibo di strada, in via Soldano, ritrae un gruppo di giocatori in posa per la consueta foto di squadra prima del fischio d’inizio partita.
E’ da due anni che volevo scrivere un articolo in difesa delle più belle favole della letteratura mondiale, a partire dal VI secolo A. C. ricordando il N.1 Esopo fino al Primo Secolo A.C. ricordando Fedro.
Sono profondamente convinto che tra le 5.000 favole che ho scritto e tutte le favole istruttive di Esopo, Fedro, I fratelli Grimm, che ho pubblicato sul mio quotidiano del cuore Monreale.News.it la Favola che per eccellenza rispecchia la Società del Terzo Millennio, devastata dalla Pandemia da Virus Covid19, sia la Favola del Topo di campagna e del topo di città.
Non ho dubbi sulla caratura morale, intellettuale, ideativa, creativa del mitico dotor Enzo Giangreco, ginecologo stimatissimo e sindaco insuperabile della Città di Monreale.
Totò Sciortino Emerito Cavaliere della Società Mortuaria dei Monrealesi Anonimi e senza Storia, è stato un consigliere comunale presso l’Aula Consiliare e l’Amministrazione del Comune di Monreale. Lo zio Totò avrebbe meritato un ruolo di alto profilo, nella Storia del Cinema Italiano.
La Volpe e l’Uva è una delle più celebri favole di Esopo caratterizzata dal gusto infinito di rappresentare la società ateniese e la civiltà greca in senso lato; c’è anche la speranza di Esopo di anticipare il futuro attraverso le contaminazioni culturali delle Civiltà che si troveranno in perfetto sodalizio storico e letterario, linguistico e metaforico, dal punto di vista etico.