Quando l’industria tecnologica dei telefoni e cellulari sconvolge anche le favole

E’ da due anni che volevo scrivere un articolo in difesa delle più belle favole della letteratura mondiale, a partire dal VI secolo A. C. ricordando il N.1 Esopo fino al Primo Secolo A.C. ricordando Fedro.

Nella giornata odierna di mercoledì 3 novembre 2021, debbo difendere la meravigliosa favola di Cappuccetto Rosso e del Lupo cattivo scritta dal grande favolista francese Charles Perrault, dall’industria tecnologica dei telefoni e cellulari del nostro tempo. Cercherò in tutti i modi di non citare la pubblicità dell’industria in oggetto di riferimento e farò solo esclusivo riferimento alla quintessenza della favola originaria. E’ risaputo e quasi obsoleto ricordare che la pubblicità è l’anima del commercio e figuriamoci se una grande azienda che produce telefoni per aiutare gli anziani a sentire meglio attraverso la loro telefonia, si preoccupasse minimamente di stravolgere la favola originale: Cappuccetto Rosso diventa la più grande amica del Lupo Cattivo e lo protegge per tutta la durata dello Spot Commerciale; il Lupo Cattivo si trasforma in un grande promotore commerciale che segnala i migliori prodotti ad un pubblico anziano e giovanile.


La Nonna di Cappuccetto Rosso non sarà più divorata dal Lupo Cattivo e ci sentirà meglio acquistando il telefono della nota marca pubblicitaria. Tutto sommato, nella logica del consumismo del terzo millennio, va tutto bene e tutto è lecito! Non si commette un reato se rovini ed alteri una favola che ha resistito dal 1697 fino ai nostri giorni. Purtroppo nel 1697 non esisteva il Copyright e l’IBSE certificazione mondiale dell’opera di uno scrittore o un favolista. Mi auguro che nel tempo che verrà, se ci sarà tempo ancora, l’Industria tecnologica si occupi di salvaguardia dell’Ambiente e di Mutamenti Climatici, di Cina e Dittature Mondiali, di Russia ed Effetto Serra, di Umanità, Pianeta Terra, di Uguaglianza, Fraternità e Libertà. Non dovrà più esistere nella Storia Futura, che un bambino muoia perché nato sotto un accento sbagliato. Ringrazio mio fratello Pino Daniele per l’ultimo suo pensiero poetico sui bambini nati al di sotto di un accento sbagliato.
COPYRIGHT ©BY SALVINO CAPUTO