Tornati in città dopo le vacanze, con le valigie da svuotare, la lavatrice che trabocca di panni sporchi, strade ancora semideserte...niente di meglio da fare che "calari ru fila ri pasta"...
Ogni settimana un simpatico anticiclone! Speravo che l'afa ed il caldo offrissero a tutti noi un po' di tregua e invece...terminata la breve pausa vacanziera, a discapito di "Lucifero", torno ai fornelli!
C'è un ortaggio al quale molti rinunciano volentieri: crudo o cotto; cucinato in svariati modi seguendo o meno ricette tipiche, semplici o elaborate. Perchè? tutta colpa dell'effetto collaterale che spesso scatena : l'ascensore.
Estate...chissà se offrendo un excursus gustativo otterremo più di un momentaneo refrigerio! Ecco quindi i gusti della tradizione.
Certo, non è semplicissimo scrivere qualcosa di sensato con questo caldo asfissiante ma...
Va a finire sempre così...le cose vengono fuori quando meno te le aspetti!.
Recita così uno dei proverbi isolani: lumache da mangiare e donne da baciare non saziano mai! Una massima ad indicare due grandi passioni dei siciliani...
Questo dolce è la metafora che coniuga Palermo e Monreale...è come la Cattedrale ed il Duomo che racchiudono in sé un affascinante incontro di stili; è come i mercati storici ed i quartieri/bagli, dove puoi trovare di tutto e godere di visioni suggestive.
Ancora oggi definito "oro rosso", il pomodoro è la bacca più consumata al mondo. L'ortaggio "principe" della cucina italiana, il "re" della dieta mediterranea.
La Sicilia é sempre stata protagonista nel mondo del gelato. E il gelato siciliano si é, nel tempo, diffuso ovunque. Meno conosciuta é, però, la versione detta "di campagna".
