Il medley esuberante di Morandi e Jovanotti vince la serata delle cover
Come da recente tradizione del Festival, i cantanti in gara interpretano brani eccellenti della storia della canzone italiana e, da quest'anno, anche internazionale. È la serata dei tributi e dei duetti. Un evento nell'evento: forse quello che attendo con maggiore trepidazione. Vi si celebra il sacro rito della "condivisione".
Squadra che vince non si cambia. Quindi, nella stessa formazione di ieri: io e le mie due "opinioniste adolescenti", inviate speciali da Sanremo. Stesso divano, stesso cellulare alla mano.
A casa mia, l'attesa per il Festival inizia nel pomeriggio, con un eccezionale: "Stasera vediamo insieme Sanremo alla TV?" pronunciato dai membri più giovani della famiglia. Una formazione inedita si prepara a "scendere in campo" sul divano di casa, in un freddissimo martedì sera di febbraio.
Rappresenteranno il capoluogo dell’Isola sul palco dell’Ariston nella prestigiosa rassegna canora che inizia stasera
Appassionata di musica fino al midollo, infaticabile "ricercatrice" di nuove sonorità musicali e verbali che riescano a sollecitare la mia curiosità, "incontro" per la prima volta i "La Rappresentante di Lista" l'anno scorso, quando dal palco del teatro Ariston di Sanremo, la voce affilata e tagliente di Veronica Lucchesi, la melodia sperimentale del musicista Dario Mangiaracina, la "penna raffinata", con la quale hanno scritto il loro testo, mi ipnotizzano e incollano allo schermo.
Il ricordo della Shoah celebrato ieri sera da Raiuno con un grande film
Ogni anno, il 27 gennaio impone una battuta d'arresto nella frenesia del presente: un giorno dedicato alla memoria dell'Olocausto, che obbliga a fermarsi, a ricordare, un giorno che chiede di rinnovare una promessa, uno sforzo motivato, quotidiano, affinché ciò che è accaduto non accada mai più.
Se fossimo ancora negli anni ‘80 o ‘90, poco più che bambina, avrei ripetutamente chiesto alla proprietaria dell'edicola vicino casa di mettere da parte per me un numero della rivista "TV, sorrisi e canzoni".
Mi rammarico del fatto che non sia ancora giunto il momento storico in cui in un titolo di giornale si possa scrivere "Nel toto-nomi: Tizio, Caio e Cornelia"
Non mi sono mai posta il problema del genere grammaticale nei titoli professionali. Non la considero una "battaglia" da combattere. D'altro canto, non critico chi lo faccia. Me ne guardo bene. È soltanto un punto di vista: la prospettiva da cui in modo soggettivo ed opinabile osservo il mondo ed in esso mi muovo.
I monumenti di Monreale incantano in TV il pubblico di Raiuno
"Mirabilia!" direbbero i Latini. "Cose meravigliose", capaci di suscitare un sentimento vivo quanto improvviso di ammirazione, di sorpresa, dinanzi a quanto appaia alla vista straordinario, inaspettato. "Opere mirabili", che suscitano ammirazione per pregio, bellezza, importanza o rarità. “Opere stupefacenti“, bisognose, tuttavia, di occhi che sappiano ancora stupirsi!
Per ricordare Franco Battiato abbiamo inventato un nuovo genere televisivo: il "docuncerto", preannunciava Pif nella sua pagina Facebook: una narrazione, diario di bordo di un viaggio nei 'topoi' musicali del cantautore catanese fino all'arena di Verona, teatro del concerto-tributo a lui dedicato nel settembre di questo anno, a pochi mesi dalla scomparsa.
Un paladino di rara bellezza e di raffinata maestria, splendente nella sua armatura e curato nei minimi particolari. LE FOTO
MONREALE, 21 novembre – È un periodo intenso quello che sta vivendo l’ottantatreenne Pietro Scalisi maestro puparo palermitano, animato da una passione irrefrenabile verso il mondo dei pupi e del teatro.
Ricorre oggi il 100° anniversario della traslazione dei resti del Milite Ignoto presso l’Altare della Patria a Roma
Era il 4 novembre del 1921 quando un convoglio ferroviario con le spoglie del Soldato Sconosciuto, partito da Aquileia il 29 ottobre e sostando in circa 120 stazioni, arrivò alla stazione Termini accolto dal re Vittorio Emanuele III e dall’intero Stato Maggiore della Difesa.
Una storia lunga centoquarant’anni, la prima uscita a puntate il 7 luglio 1881 sul “Giornale per i Bambini”
MONREALE, 26 ottobre – Le avventure di Pinocchio, il burattino più amato e celebrato in tutto il mondo ha compiuto centoquarant’anni, ma non li dimostra, tanto è il successo attribuitogli dal pubblico, già dalle prime apparizioni su carta stampata, nel lontano1881 fino ai nostri giorni.
Prima di entrare nel vivo del mio articolo odierno e tentare di dare una definizione dell’ambiente, al centro di un profondo ed attuale dibattito che coinvolge la salute e l’economia delle nostre famiglie, vorrei porgere un ringraziamento superlativo alla Signora del Calcio Italiano ovvero la mitica Juventus dell’avvocato Agnelli.
Ringrazio di cuore Francesco La Bruna-Gulì, un pozzo senza fondo per filmati e foto storiche della Monreale di tutte le epoche storiche, per avere stimolato la mia amigdala a riattivare i miei sublimi ricordi e passioni degli 70, quando frequentavo il secondo anno della Facoltà di Lettere Classiche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo.
Fin dai tempi antichissimi dell’antica mitologia pagana, quando si adoravano gli Dei dell’Olimpo ed i Titani, l’uomo è stato sempre considerato una divinità per le sue capacità innate di difendersi dal freddo e dal caldo attraverso i suoi recettori per la temperatura ed il tatto.
Dopo avere spremuto fino al midollo il mio infinito Maestro di Storia dell’Arte Prof. Maurizio Calvesi, il più grande critico d’arte della nostra Italia senza frontiere, ho dovuto operare una straordinaria opera di reincarnazione per incontrare Raffello Sanzio e scavarlo fino in fondo all’anima, per riportare in superficie la sua rivoluzione pittorica nel cuore del Rinascimento.
Arriva un giorno in cui i rancori hanno lo stesso spessore del vetro camera, il vetro eccellente che si usa per l’isolamento acustico dentro le nostre case devastate dal maledetto rumore delle auto e dei motori che girano follemente per le vie e viuzze della nostra città, disturbando il nostro riposo notturno.
Non azzarderei mai né tanto meno accarezzerei l’utopia di essere il biografo del mitico Caravaggio. Se nel 2021 sento l’esigenza culturale di celebrarlo è per placare la mia anima irrequieta proiettata nel ricordo del Caravaggio, attraverso i segreti della sua vita misteriosa raccontati dal mio grande Maestro Maurizio Calvesi, docente di Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Palermo Facoltà di Lettere Classiche, Preside Giusto Monaco.
Al di là dei colori della Politica e delle varianti epocali storiche che hanno contribuito a stigmatizzare i regimi e le giovani istituzioni democratiche del Terzo Millennio, nell’articolo odierno mi soffermerò a fare risalire dal pozzo dei miei ricordi due grandi personaggi che hanno rovistato la storia d’Italia da cima a fondo per la quadratura del cerchio nella Scienza della Cultura e della Politica.
Quando il 12 Maggio del 1988 fondammo con il mio sublime maestro Leonardo Sciascia, la Cattedra di Civilta’ Siciliana, dedicammo la sezione di Filologia Siciliana al Poeta Antonio Veneziano, il più grande Scrittore e Poeta della seconda metà del 500 Siciliano ed al mitico Pietro Novelli detto Pietro il Monrealese famoso ed apprezzato in tutta la Penisola Italiana.