In questa pagina trovi le nostre recensioni in ordine di pubblicazione. Se vuoi puoi anche visionare l'elenco alfabetico delle pubblicazioni utilizzando il tasto qui sotto.


Resa dei conti

resa dei conti

Di Petros Markaris

Grecia. La crisi non demorde. Siamo nel capodanno del 2014 e viene ucciso un imprenditore che, ai tempi dei Colonnelli, aveva partecipato alla Resistenza, col gruppo dei dissidenti del Politecnico.

Qualche giorno prima era stato arrestato il figlio, per motivi di droga; motivi che però non convincono il suo avvocato che altri non è che Caterina, la figlia del commissario Charitos. Le indagini si dipanano dopo che Charitos e la sua squadra assistono al diverbio assai acceso fra il ragazzo arrestato e il padre.

Fra i due nascono scintille: si odiano e si affrontano senza esclusione di colpi: il padre protettivo e paternale che gli offre la possibilità di liberarsi dai problemi con la giustizia e il figlio che detesta ogni parola, ogni respiro del padre che gli ha sempre scaricato addosso il prestigio che gli è venuto dal suo essere del gruppo del Politecnico.

La casa di ringhiera

La-casa-di-ringhiera

Di Francesco Recami

La casa di ringhiera appartiene a un passato architettonico di edilizia popolare (prevalentemente lombarda) risalente ai primi decenni del secolo scorso. Il condominio, innalzato su pochi piani, era composto da appartamenti la cui porta d’ingresso era situata su un balcone/ballatoio, con tanto di ringhiera in ferro battuto, che dava su un cortile interno.

L’umanità che abitava il palazzo era un microcosmo piuttosto variegato, probabilmente rumoroso, ma forse allegro e solidale. Oggi in tempi di “privacy” a tutti i costi, il fascino della “casa di ringhiera” è innegabile. Immaginiamo subito un piccolo mondo fatto di personaggi sui caratteristici balconi comunicanti e ci viene subito in mente che la prospettiva della quotidianità cambia da quelle finestre, dalle quali gli inquilini possono osservare movimenti e luci del vicinato.

La bambina che salvava i libri

la-bambina-che-salvava-i-libri

Di Markus Zusak

Germania 1939. I giochi economici e politici hanno deciso l’ennesima catastrofe umana. La gente, impaurita, non si illude più che la vita possa scorrere normalmente, diffida che la nuova era politica porti ad un miglioramento come la propaganda ha assicurato.

Intanto la Morte (nel romanzo narratrice insolita e disincantata) ha aumentato il ritmo di lavoro, e prevede che nel futuro ne avrà molto di più.

Il romanzo inizia con la visione di una sparuta famigliola tedesca, una madre e due bambini, che viaggia su un treno; il padre accusato di essere comunista non c’è più, solo la fame, gli stenti e la miseria li accompagnano verso l’incertezza e la separazione.

Ubik

ubik

Di Philip K. Dick

“Ubik” è un romanzo di fantascienza scritto nel 1966 e pubblicato nel 1969, anno dello sbarco del primo uomo sulla luna al quale noi diciottenni dell’epoca assistemmo avidamente attraverso i nostri apparecchi televisivi in bianco e nero, era lo stesso periodo in cui noi guardavamo al nostro futuro pieni di entusiasmo e certezze, e pensavamo ai meravigliosi progressi della scienza e della tecnologia della fine del secolo e del mitico futuro anno 2000!!

Ubik è il romanzo dell’assurdo. È una delle opere più sconcertanti e riuscite di Philip K. Dick. Per il suo dirompente surrealismo, per la feroce critica, l’ironia e la passione con cui analizza la società statunitense.

Ubik è un classico di quella letteratura che sempre si spinge a esplorare i paradossi dell’esistenza con le armi della visione e della fantasia, con uno sguardo al di fuori degli schemi narrativi abituali, spregiudicato, anarchico, curioso e insaziabile.

Ti sembra il caso?

ti-sembra-il-caso

Di Erri De Luca e Paolo Sassone-Corsi

Un epistolario fantastico fra un poeta e uno scienziato: quale migliore occasione per rifarsi gli occhi e le orecchie tanto oppressi e vilipesi dalla separazione eterna fra le “due culture” imposta da una società ignorante e bigotta che si compiace della propria staticità e arretratezza?

Quanto c’è di casuale e libero nel nostro comportamento e quanto c’è di determinato dai geni? Che ruolo gioca, esattamente, il DNA nella nostra vita? Come funziona il nostro orologio biologico? Che rapporto c’è tra le nostre scelte e il ciclo circadiano? Come ci condiziona l’olfatto? Perché è tanto evocativo?

Il bello è che le domande del poeta passano la cruna dell’ago perché sono rigorose e non danno scampo e le risposte dello scienziato sono appassionate e sognanti, e, come si addice allo scienziato, rimandano ad altre domande, più ampie e ad altri sogni.

Odore di chiuso

Odore-di-chiuso

Di Marco Malvaldi

Se non vi siete mai rassegnati alla morte dello stile, della gentilezza e della scrittura garbata, allora questo noir è per voi. Siamo alla fine dell’Ottocento e Pellegrino Artusi ,sì, proprio lui, il maestro della gastronomia raffinata e meticolosamente descritta nel libro “La scienza in cucina e l’atre di mangiar bene” divenuto un best seller della letteratura non solo gastronomica, si trova ospite del barone Romualdo Bonaiuti, presso un castello al centro della Maremma tanto cara a Giosuè Carducci.

Va detto, anzi, che Carducci è addirittura un personaggio, seppure di secondo piano, della storia, ma vi entra a pieno titolo, perché protagonista di un episodio gustoso in cui si gode appieno dell’umorismo dell’Autore.

Un covo di vipere

covo di vipere

Di Andrea Camilleri

Capita a tutti di svegliarsi da un bel sogno e il ritorno alla realtà è allora drammatico. Il commissario Montalbano si risveglia una mattina per il fischio di quello che crede un uccello del paradiso, sceso dai rami di quella che gli appariva in sogno una foresta magnifica.

Ma a fischiare è uno strano barbone, colto e gentile cui Montalbano, spontaneamente e senza tanto rifletterci su, offre una doccia e una camicia pulita.

Il barbone vive in una grotta vicino a Vigata ed esce di scena rapidamente e oniricamente, come vi era entrato, per lasciare Montalbano nei guai di una caso davvero intricato, perché il ragioniere Cosimo Barletta è stato ucciso due volte: prima avvelenato e poi “sparato”.

La rivoluzione della luna

La-rivoluzione-della-luna

Di Andrea Camilleri

Nel 1677, in piena dominazione spagnola, a Palermo accade un fatto straordinario: per lascito testamentario del viceré don Angel de Guzman, gli succede al potere la vedova, donna Eleonora di Mora.

Il suo vicereame dura il tempo di una luna, ossia 28 giorni, ma provoca una vera e propria rivoluzione: viene calmierato il prezzo del pane, vene garantita l’assistenza alle famiglie numerose, vengono riformate le maestranze ed epurato il Sacro Regio Consiglio, ossia la quintessenza del mal governo, del mal costume, della corruzione, l’organo di governo fondato sull’arbitrio del più forte e sull’angheria istituzionalizzata sui più deboli.

Donna Eleonora, ovviamente, è odiata dai membri del Sacro Regio Consiglio e soprattutto dal vescovo, che le monta contro la protesta di una parte della popolazione attraverso la calunnia, affermando che essa è la personificazione del demonio.

Il veleno dell’oleandro

Il veleno dell'oleandro

Di Simonetta Agnello Hornby

La vecchia zia Anna, della famiglia Carpinteri, se ne va lentamente verso un oblio totale, avvolta e protetta da un’incalzante demenza senile. Siamo nella prestigiosa villa di famiglia, arroccata fra i monti Iblei, circondata da lussureggianti oleandri e rinfrescata da corsi d’acqua che scorrono vorticosi nel profondo del canion: un panorama che conosciamo bene e che amiamo per le antiche e misteriose tombe che occhieggiano fra le pareti calcaree.

I familiari, convocati d’urgenza dall’alta Italia dove da tempo si sono trasferiti, sono impegnati nella ricerca di un tesoro di cui si favoleggia: pietre preziose appartenute alla zia che non è più in grado di rivelarne la posizione.

La villa, dunque, viene impietosamente perquisita, ma, come accade spesso, la villa nel tempo si è identificata con la famiglia, con i suoi segreti, le sue storie torbide, gli episodi irrivelabili, le infamie, le violenze.

La Quarta Verità

La Quarta Verità

Di Iain Pears

1663 Inghilterra, un difficile momento storico denso di grandi fermenti politici, religiosi e scientifici. Oliver Cromwell e la sua Repubblica sono svaniti negli archivi storici come breve parentesi da dimenticare; la monarchia è tornata, la restaurazione del vecchio regime ha portato con se vecchie e nuove figure e rancori nello scenario dell’intrigo di palazzo.

Ad Oxford nei “Colleges” della gloriosa Università gli studi avanzano, la ragione si fa faticosamente strada tra superstizioni, isterismi e segreti esperimenti.Gli studiosi dell’epoca comprendono che il sapere debba essere condiviso in modo tale da favorirne l’ampliamento e così nasce la “Royal Society” una delle accademie scientifiche più antiche e importanti del mondo che ancora oggi costituisce un vanto dell’umanità.