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Domani la Casa del Sorriso commemora il capitano Mario D’Aleo, l’appuntato Giuseppe Bommarito e il carabiniere Pietro Morici

Appuntamento al centro congressi alle ore 17

MONREALE, 30 novembre – Si terrà domani pomeriggio, a partire dalle ore 17, presso il salone del centro congressi della Casa del Sorriso di Monreale, la giornata in memoria del capitano Mario D’Aleo, dell’appuntato dei carabinieri, Giuseppe Bommarito e del carabiniere Pietro Morici. Tutti e tre vennero barbaramente assassinati dalla mafia in via Scobar a Palermo il 13 giugno 1983.

L’evento, organizzato dalla Casa del Sorriso, guidata da padre Francesco Biondolillo, vedrà la partecipazione del sindaco di Monreale, Piero Capizzi e del comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, colonnello Antonio Di Stasio. In programma la visione di un video dedicato all’ufficiale e l’intervento del Goethe Chor. Saranno consegnate le pergamene ai soci benemeriti che, nel corso di questi decenni di attività, hanno contribuito allo sviluppo ed al prestigio ella Casa del Sorriso.
“Nel cinquantesimo anniversario della sua fondazione – si legge in una nota dell’ente – la Casa del Sorriso riafferma il proprio impegno a favore dei minori a rischio di devianza sociale e rinnova il proprio programma di riscatto sociale a favore delle persone svantaggiate.

La formazione integrale della persona è stata l’obiettivo prioritario della struttura , secondo i principi ed i valori definiti del suo fondatore padre Clemente e ispirati dall’azione e dal pensiero della spiritualità francescana. E’ certo che l’attenzione verso gli ultimi è stata la missione principale di padre Clemente.
Un incisivo contributo alla sua azione formativa è stato indubbiamente dato dal Capitano Mario D’Aleo, che perse la vita in un agguato mafioso, unitamente all’Appuntato Giuseppe Bommarito e al carabiniere Pietro Morici. Il Capitano D’Aleo è stato insignito della Medaglia d’oro così come l’Appuntato Giuseppe Bommarito e il carabiniere Pietro Morici. Il loro ricordo è rimasto nitido nel cuore e nella mente dei cittadini monrealesi.


Il Capitano D’Aleo fu molto stimato dai cittadini per il suo carattere vivace e gioviale, per la sua disponibilità al dialogo, per avere mostrato concretamente di volere condividere i desideri e le attese dei giovani. La sua particolare sensibilità verso i minori a rischio di devianza sociale lo portò ad approfondire la conoscenza della Casa del Sorriso della quale mostrò di condividerne pienamente le finalità.
Si adoperò con fermezza a rimuovere i tanti pregiudizi dei cittadini monrealesi nei confronti dei minori ospitati, individuati a torto come responsabili dei piccoli reati commessi nella città. Appassionato sportivo - aveva militato nella squadra calcistica della sua parrocchia e poi nel campionato regionale Juniores - volle sorprendentemente partecipare alle manifestazioni sportive che avevano luogo nella Casa del Sorriso, facendosi quindi compagno di giuochi dei giovani ospitati”.