L’ex sindaco Capizzi chiede ad Arcidiacono di fare chiarezza sull’argomento con rassicurazioni ufficiali
MONREALE, 14 maggio – “La notizia, che però attende conferma ufficiale, che il ministero potrebbe revocare il finanziamento per la realizzazione della nuova scuola Guglielmo, è una notizia che, se confermata, farebbe molto male alla comunità monrealese”.
Lo afferma il consigliere comunale ed ex sindaco della città Piero Capizzi, commentando quella che in questi giorni è stata una forte indiscrezione, secondo cui il governo nazionale, attraverso l’Inail, avrebbe disimpegnato la somma di 11 milioni di euro che nel 2015, quando lo stesso Capizzi era sindaco di Monreale, erano stati destinati alla cittadina normanna, attraverso il progetto “Scuola Innovativa”, che finanziavano la realizzazione della nuova scuola Guglielmo. Si trattava di un progetto all’avanguardia che avrebbe dotato Monreale di una struttura dotata di numerosi comfort, in grado di soddisfare le esigenze dell’utenza cittadina. Alla presentazione ufficiale, avvenuta in aula consiliare, era arrivato pure l’allora viceministro all’Istruzione, Davide Faraone.
“Chiediamo al sindaco di fare chiarezza sull’argomento – afferma Capizzi a MonrealeNews – perché se fosse vero il disimpegno delle somme, si tratterebbe di una grossa occasione mancata che priverebbe la nostra comunità di una infrastruttura di prim’ordine alla quale la mia amministrazione aveva lavorato alacremente, grazie anche al lavoro dell’assessore Nadia Granà.
E farebbe sicuramente rabbia se si accertasse che la perdita del finanziamento sia da addebitare all’amministrazione comunale, che ha sempre vantato la propria grande attenzione nel captare le risorse sovracomunali, ma la cui grave inerzia in questo caso avrebbe invece determinato il fallimento di questo importante progetto. Fa strano notare come la stessa amministrazione sia stata così solerte ad invocare il danno erariale per la vicenda leaseback del 2005, poi fortunatamente rivelatosi inconsistente, nei confronti di 35 tra ex amministratori comunali e funzionari dell’epoca, e invece non trovi nulla da eccepire sul proprio operato che potrebbe aver mandato in fumo ben 11 milioni di euro.
Probabilmente la bulimia volta ad individuare finanziamenti per progetti o feste varie avrebbe fatto sì che ci dimenticasse di un’infrastruttura di fondamentale rilievo per la nostra comunità”.