Amministrative 2024, Pd e Movimento 5 Stelle verso un accordo

Allo schieramento potrebbe aggiungersi anche “Nord chiama Sud”

MONREALE, 6 marzo – Vanno progressivamente scoprendosi le carte del centrosinistra monrealese, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Lo schieramento che si presenterà contro quello del sindaco in carica Alberto Arcidiacono comincia a prendere forma.

È dei giorni scorsi l’incontro fra il Partito Democratico monrealese, rappresentato dal segretario cittadino, Antonino Sciortino e Steni Di Piazza, deputato del Movimento 5 Stelle assieme al consigliere comunale di Palermo, Antonio Randazzo. L’obiettivo, come ormai da tempo è argomento ampiamente dibattuto, è quello di costruire una coalizione competitiva. Un soggetto politico che possa dire la sua, se non per la corsa a sindaco, che – a meno di clamorosi sviluppi – sembra avere già un vincitore ancor di prima di giocare, almeno per il Consiglio comunale, dove invece la lotta sarà serrata e incerta fino all’ultimo.

Lo schieramento, che non è ancora un “campo largo”, ma che certamente ha la possibilità di diventare più solido, si pone lo scopo di occupare un buon numero di scranni in aula consiliare, senza contare che una poltrona nell'aula "Biagio Giordano" toccherà di diritto al candidato sindaco sconfitto.
Già, il candidato: questo è certamente l’interrogativo di più difficile soluzione, ma al tempo stesso quello a cui si dovrà presto una risposta.

I due gruppi sono già al lavoro (anche se di ufficiale non c’è ancora niente) per individuare un nominativo che possa fare da candidato di bandiera. Meglio se una donna, che però ancora non c’è, nonostante la classica ridda di nomi che in questi casi esce fuori.
Allo schieramento potrebbe aggregarsi pure il gruppo di “Nord chiama Sud” di Cateno De Luca, attuale sindaco di Taormina e che a Monreale ha in Giuseppe Romanotto, cinque anni fa candidato per la Lega, il suo alfiere numero uno. Difficile dire se a questa cordata si aggregherà pure l’ex sindaco Piero Capizzi, che in questi cinque anni ha fatto il consigliere di opposizione, nelle fila di “Alternativa Civica”.

In ogni caso, come affermano in casa Pd, l’obiettivo è quello di contrastare la deriva “Meloni” che è presente e fortemente attiva anche a Monreale.
I prossimi giorni dovrebbero dire qualcosa in più, anche perché il tempo stringe e la data dell’8 giugno (o in alternativa del 25 maggio) è sempre più vicina.