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E se i candidati a sindaco diventassero tre?

| Enzo Ganci | Politica

Movimento cinque Stelle e Partito Democratico discutono per un candidato comune, ma non è detto che si trovi l’intesa

MONREALE, 8 aprile – La domanda del titolo non è affatto provocatoria. È quella che è legittimo porsi alla luce delle interlocuzioni che in questi giorni si sviluppano e danno luogo ad una ridda di nomi che viaggiano alla velocità della luce.

Perché, se da una parte (parliamo della sponda Arcidiacono) i dubbi sono pochi e le certezze tante, e il nome dell’attuale primo cittadino, ormai da tempo, è saldamente in campo, dall’altra è ancora il momento degli interrogativi che, seppur diradandosi, non sfociano ancora in fatti ufficiali.
Dai dati che abbiamo raccolto, la matassa potrebbe essere dipanata nel giro di 48-72 ore. Allo stato attuale, così come abbiamo scritto nei giorni scorsi, sul fronte centrosinistra sono sempre in corso le prove di “campo largo”. Tanto il Movimento Cinque Stelle, che il Partito Democratico stanno valutando l’ipotesi di una candidatura unitaria per quel che riguarda la carica di sindaco. Ipotesi non facile, che deve tenere conto del fatto che i grillini avevano fortemente messo sul piatto il nome di Filippo Parello, spendendolo, eventualmente, anche contro il gradimento dei Dem. Una sorta di “fuga in avanti” che in alcuni ambienti del Pd non era piaciuta. Anche perché in casa democratica si sta lavorando parallelamente per individuare una figura “in house” da proporre. Il nominativo, però, dovrebbe superare il doppio step: prima quello all’interno del partito (cosa affatto facile), quindi, eventualmente, quello della coalizione.

Se la quadra si troverà, allora questo “campo largo” potrebbe esprimere un unico candidato (supportato da due liste). Se così non sarà, invece, ciascun partito potrebbe presentare un proprio alfiere, col risultato, come dicevamo in apertura, di avere tre candidati a sindaco. Sull’argomento, in casa Pd, nonostante la temperatura mite, stanno abbottonati e, al di là, dei nomi che girano a titolo di indiscrezioni, di ufficiale non c’è ancora nulla. La deadline, per la presentazione delle liste scadrà sabato 11 maggio, alle ore 12.

In tutto questo è più di un’indiscrezione il fatto che siano in corso fitte interlocuzioni tra il Movimento Cinque Stelle e “Sud chiama Nord” che a Monreale fa capo a Giuseppe Romanotto, cinque anni fa candidato sindaco nelle fila delle Lega Nord. Anche qui, i prossimi giorni potrebbero e dovrebbero essere quelli giusti per assistere alla fumata. Se bianca e o nera lo capiremo non appena la canna fumaria farà vedere qualcosa.
Quanto basta, quindi, per mettere un po’ di sale ad una campagna elettorale finora piuttosto scipita, nella quale se la poltrona della sala rossa sembra già prenotata, appare chiaro come la lotta, senza quartiere, sarà quella per occupare uno scranno al Consiglio comunale, dove i pretendenti (agguerriti), sono ben più dei  24 posti disponibili.

 

 

 



· Enzo Ganci · Editoriali

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