Pasta con i ceci

"Amuri è amuri, unn'è broru ri ciciri"

Comincio subito con il richiamo, rivisitato e corretto, dell'espressione siciliana sui ceci che, nelle varie forme locali, esprime un concetto semplice: amare non è sufficiente all’amore.

Risotto al profumo di Sicilia

"Si dice che l'appetito vien mangiando, in realtà viene a star digiuni!" (Totò)

Dopo le mangiare tipiche del periodo natalizio, disintossicare l'organismo e in particolare ridurre il carico che si è dato soprattutto al fegato, abusando di cibi più grassi, è consigliabile a tutti.

Macedonia di frutta: una bella confusione!

"Ti manciasti u sceccu e ta cunfunniri pa cura?"

Dopo i grandi pranzi e le abbuffate di fine anno, è necessario rimettersi in riga con l'alimentazione...come sappiamo! A volte, però, può essere anche piacevole, preparare pietanze gustose ma poco caloriche e povere di grassi.

A fillata ri Dagnino

"E' pronto in tavola?" - "'seeeh... a fillata ri Dagnino!"

Partendo sempre dal principio che non c'è due senza tre, la vigilia, il Natale e la ricorrenza di Santo Stefano dovrebbero aver lasciato pance e frigoriferi pieni e forse anche tasche più leggere. Eppure, nonostante ciò, qualcuno avrà il coraggio di chiedere "cosa si mangia?". Chiedere sarà lecito come anche sentirsi rispondere "A fillata ri Dagnino" .

Il Tagano

"Le anatre depongono le loro uova in silenzio. Le galline invece schiamazzano come impazzite. Tutto il mondo mangia uova di gallina"

E' vero! Il tempo passa e le abitudini cambiano (anche in cucina). Una triste realtà se si pensa che oggi, a parte qualche piccola eccezione che conferma la regola, le nuove generazioni non sono così propense ai fornelli. Sarà colpa della globalizzazione?

La Cuccìa

"Santa Lucia pani vurria, pani nu nn'hauiu, accussì mi staiu"

Il calendario gregoriano il tredici dicembre festeggia il giorno del martirologio di Santa Lucia, la Vergine siracusana protettrice degli occhi, data che anticamente corrispondeva allo sfasamento fra l'anno solare e il calendario giuliano e quello tropico, in coincidenza con il più corto periodo di luce dell'anno.

Baccalà in pastella

"Bim bum bam pisci stoccu e baccalà"

In genere, la sapienza popolare non ha trattato bene il baccalà. Pare che tutti i popoli d'Italia siano d'accordo: " sei un baccalà " significa essere un tipo segaligno, dalla faccia inespressiva, insipido di simpatia, e, nel peggiore dei casi, sciocco e " baccalà " è un soprannome che spesso si dà a personaggi bislacchi.

Fanfaro vs pesci bistecca

 

"U pisci ru mari è destinatu accu si l'ava manciari" 

Il pesce fa bene, e questo si sa. Il pesce azzurro fa meglio, e questo non tutti lo sanno. Il pesce azzurro, chiamato così dal colore del dorso, vive nelle acque del Mediterraneo. Solitamente i pesci azzurri sono di piccole dimensioni, ma non mancano anche quelli di dimensioni più grandi, come il pescespada ed il tonno.

Torta di mandorle e ricotta

 

"Era inevitabile: l'odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati" (Gabriel Garcia Marquez, L'Amore ai tempi del Colera)

Secondo una antichissima leggenda il mandorlo nacque da uno di quegli amori disgraziati che vedevano protagonisti gli eroi, gli uomini o l'intera famiglia degli dei. Gli antichi Greci narravano che Fillide, una principessa Tracia, incontrò Acamante, figlio di Teseo, sbarcato nel suo regno per una sosta durante la navigazione verso Troia.

Pasta ca' scarola

 

"Lu friddu e lu pitittu fannu lu mussu afflittu"

L'indivia riccia o liscia è una verdura invernale molto amata nel sud d'Italia dove viene preparata in molti modi, oltre che lessata e servita "all'agro" con olio e limone o consumata cruda. A Palermo è conosciuta con il nome di scarola.