Conclusa la seduta convocata per testimoniare vicinanza alla burocrate minacciata
MONREALE, 8 maggio – “Nessuno pensi, con atti intimidatori come quello che ha riguardato la segretaria generale, di influenzare le decisioni che l’amministrazione intraprenderà. A lei va la solidarietà incondizionata da parte di tutti noi”. Queste le parole del sindaco di Monreale, Piero Capizzi nella seduta del Consiglio comunale convocata dal presidente Giuseppe Di Verde per esprimere vicinanza alla burocrate raggiunta da una busta contenente insulti e due proiettili lo scorso 4 maggio.
“Si tratta di un gesto vigliacco – ha detto Capizzi – non solo di una lettera minatoria. Inviare due proiettili calibro 38 è un gesto che offende la città di Monreale e le sue istituzioni, così come tutti i funzionari che operano ogni giorno per il rispetto delle regole. Certi fatti devono essere stigmatizzati e condannati, devono essere un momento di riflessione e di aggregazione su obiettivi comuni. Solidarietà incondizionata alla segretaria. Se chi ha mandato i proiettili pensava di incidere sulle decisioni che questa amministrazione intraprenderà ha sbagliato indirizzo”.
In precedenza, al momento di aprire la seduta Di Verde aveva voluto sottolineare la necessità di mostrare la reazione delle istituzioni di fronte ad atti come quello che ha colpito la segretaria.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Mimmo Gelsomino, capogruppo consiliare di Alternativa Civica. “Ci risiamo – ha detto – . Pensavo che gli ultimi gesti fossero gli ultimi. Ed invece mi sbagliavo. Gesto che scuote fortemente il mondo politico e la società civile. Piena solidarietà mia personale e della lista che rappresento. La invito a proseguire nell’interesse di Monreale e dei suoi cittadini”
Per Mimmo Vittorino (Monreale al Centro) “Ci troviamo a parlare di un fatto increscioso. Di fronte a gesti di questo tipo si è uniti per manifestare vicinanza. Il lavoro di un funzionario è un lavoro difficile. Le forze dell’ordine stanno lavorando per individuare i colpevoli. Lavoriamo tutti perché questi gesti non si ripetano più”.
Giuseppe Guzzo (Forza Italia), dal canto suo, ha ribadito la necessità di testimoniare solidarietà a chiunque subisca atti di questo tipo. “Un consiglio comunale - ha detto il capogruppo forzista - che non si dovrebbe mai tenere. Il gesto va fatto però perché la dottoressa Ficano non si senta sola. Vorrei mandare un messaggio a chi usa questi mezzi vili: non ci fate paura. Se non avete il coraggio di mostrarvi, significa che siete voi ad avere paura. Solidarietà incondizionata a chiunque subisca atti intimidatori.
Manuele Quadrante, segretario del Pd monrealese, ha parlato a nome di tutto il partito: “Solidarietà piena e convinta alla dottoressa Ficano per l’intimidazione subita nei giorni scorsi, mentre era in corso la commemorazione del capitano Basile. Un’intimidazione subdola e vigliacca. Occorre una vicinanza fattiva e non parolaia a chi ogni giorno compie il proprio dovere. La nostra vicinanza è quella di tutta la città di Monreale. La dottoressa Ficano sappia che non è sola e che ha accanto tutta la città.
Pippo Lo Coco (Liberi per Monreale): “Condanniamo con forza l’atto vile ed indegno nei confronti di un dirigente e di una lavoratrice. Questi atti non possono trovare spazi. Faremo attorno alla dottoressa Ficano un cordone fermo, solidale ed inavvicinabile. Volgiamo testimoniare il lavoro svolto dal segretario comunale. Chi ha fatto quel gesto sappia che il Consiglio comunale sarà stasera, domani e dopodomani.
Giuseppe La Corte (Credici Monreale): “Piena solidarietà alla segretaria che non è sola. Saremo al suo fianco oggi e sempre, così come a quelle persone che lavorano nella quotidianità. Non lasceremo solo il segretario e non abbiamo paura di questi atti. Fatti da coloro che non sono persone….”.
Accorato il discorso di Toti Gullo, il più anziano dell’assemblea cittadina: “Ascoltando gli interventi – ha detto – ho avvertito un certo senso di sconforto. Da vent’anni facciamo riunioni di consiglio comunale straordinario. Politici, rappresentanti sindacali sono stati destinatari di atti intimidatori. Questa città periodicamente è oggetto di intimidazioni. Ricordo i fatti del ’94 quando questa città fu messa a ferro e a fuoco, o ai tempi del sindaco Pantuso. Da qui nasce lo sconforto.
La dottoressa Ficano è stata colpita da un professionista del crimine. Due proiettili calibro 38 non si trovano al supermercato e sconvolgono la vita privata di una persona. Il segretario è un funzionario scelto dal sindaco, capo della gestione, ma non compie atti discrezionali, in ossequio agli indirizzi politici dati dall’amministrazione. Fa il notaio, nient’altro. L’indirizzo politico, quello è e quello resta, perché dato dall’amministrazione e dal Consiglio comunale.
Quale messaggio la politica deve dare stasera? – ha aggiunto – Siamo tutti con la dottoressa Ficano. Vada avanti come è andata avanti finora. Non ci saranno proiettili che tengano. Stasera siamo tutti dottoressa Ficano. Gli autori si rassegnino. Possono mandare qualsiasi cosa, ma la loro sarà una battaglia persa. Cambino strategia. Qui nessuno farà marcia indietro”.
Angelo Venturella (Forza Italia): “Atti vili che ci fanno stare accanto alla dottoressa Ficano. Qualcuno voleva colpirla, ma sappia che da questa parte c’è tutta la cittadinanza”.
Fabio Costantini (Movimento 5 Stelle): “Solidarietà incondizionata e personale contro la codardia. Un gesto che dimostra come si sia ancora lontani dal senso diffuso di legalità. Dovemmo ricordarci più spesso che i nostri gesti quotidiani devono alimentare il seme della legalità. L’esempio produce molto più della teoria. Mostriamo la nostra vicinanza alla dottoressa Ficano più che con le parole, impegnandoci a vivere nel quotidiano la legalità”.
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