L’esecutivo necessita di due nomi per potere deliberare
MONREALE, 17 gennaio – Passata la piena delle polemiche legate all’adesione alla “SalvaNapoli”, con la quale il Comune spera di allontanare lo spettro del dissesto che entro questo fine settimana sarebbe stato realtà in assenza del ricorso alla possibilità offerta della Finanziaria, è tempo di tornare a parlare della composizione della giunta, il cui plenum marca ormai da prima di Natale.
L’esigenza, oltre che politica, è soprattutto amministrativa, dal momento che l’esecutivo cittadino non può essere convocato se non nel momento in cui gode della sua interezza. Ed i tempi stringono: sul tavolo del sindaco ci sono dei provvedimenti che difficilmente possono essere rimandati alle calende greche e che, per la cui approvazione, necessitano che la giunta si riunisca.
Ecco perché domani, con buona probabilità, Capizzi tirerà fuori dal cilindro due nomi che possano ricomporre il plenum e consentire alle sua amministrazione di ritornare a deliberare.
Di fronte a questa esigenza, però, non si è risolta la “diatriba” con il Partito Democratico, il cui rapporto con Capizzi sembra fermo ad uno stallo che, al di là delle tante belle parole, non consente di posizionarlo ufficialmente al governo o all’opposizione.
Capizzi, quindi, proprio per la necessità di riunire la sua giunta, domani potrebbe uscire con due nomi. Da stabilire se saranno soluzioni temporanee o di più ampio respiro. A stabilirlo sarà l’evoluzione della “trattativa” dei prossimi giorni. Probabile, però, che il sindaco possa guardarsi attorno ed affidarsi a chi in questi tre anni e mezzo lo ha sostenuto ed ha contribuito con la propria linea a garantirgli una maggioranza, soprattutto nei momenti difficili. Non ci stupiremmo se, ad esempio, toccasse a Paola Naimi occupare una poltrona assessoriale o se il sindaco si rivolgesse all’area Lupo del Partito Democratico, negli ultimi tempi non molto in sintonia con il resto del partito monrealese. Da non escludere, infine, un riavvicinamento con il gruppo “Liberi per Monreale”, come testimonia l’ultimo importante voto sulla “SalvaNapoli”.
La nomina di domani, quindi, appare come un passaggio importante verso un equilibrio più stabile, in grado di condurre l’attuale amministrazione fino alla fine del suo mandato.