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Capizzi-Pd, la situazione non si sblocca

| Enzo Ganci | Politica

Le parti si incontreranno subito dopo l’Epifania

MONREALE, 4 gennaio – L’auspicio è che l’Epifania, che come vuole un vecchio adagio, tutte le feste si porta via, decida di portare via pure la crisi di giunta scoppiata per Natale, tra il sindaco ed il Partito Democratico, che non ha ancora trovato il suo epilogo.

Le posizioni sono ormai note, né sembra, al momento attuale, che ci siano grossi margini di deroga, anche se le vie della politica, come quelle del Signore, fatti i doverosi “distinguo”, sono infinite e forse proprio per questo motivo, una trattativa fra le parti potrà intavolarsi.
Il Partito Democratico, che – come è noto – lo scorso 17 dicembre ha celebrato il congresso cittadino, ufficializzando la propria posizione nei confronti dell’azione di governo di Piero Capizzi, ha fatto sapere di voler proseguire la propria esperienza al fianco dell’attuale sindaco, ponendo, però, una “conditio” che al momento continua ad essere “sine qua non”: quella, cioè, di ritenersi alternativo al gruppo dei propri “fuoriusciti” che dopo aver composto il gruppo consiliare “Monreale al Centro” hanno formalizzato il loro passaggio sotto le ali protettive di Saverio Romano e del suo Cantiere Popolare e di chiedere per questo la bocciatura dell’assessore ai Servizi Sociali, Rosario Li Causi che del passaggio al “Cantiere Popolare” è stato il regista.

Una richiesta, quella dei Dem, che ha messo in difficoltà il sindaco, la cui ultima intenzione era quella di dover scegliere di fronte all’aut-aut del Pd e che, pur considerando i democratici interlocutori privilegiati, ha sempre detto di non sentirsela di buttare a mare i fuoriusciti del Pd, che, tra l’altro, a differenza dei Democratici ufficiali, in Consiglio comunale gli hanno sempre garantito copertura e sostegno.
Nei prossimi giorni, probabilmente, subito dopo il 6 gennaio, Capizzi si incontrerà con Manuela Quadrante, segretario della sezione monrealese del Pd, che al sindaco ribadirà la posizione del partito, risottolineando l’esigenza di dare all’azione di fine sindacatura una colorazione di centrosinistra e rimarcando la linea del congresso che chiedeva al primo cittadino tre assessori.

Probabile, però, che si discuta sui nomi e che, almeno questi possano essere oggetto di una, chiamiamola trattativa, che potrebbe penalizzare il solo Tonino Russo (gli altri due nomi indicati erano quelli di Ignazio Davì e Nadia Battaglia), alla luce del suo intervento in tackle sulla stampa dritto alle gambe di Capizzi.
La palla, adesso, è nella metà campo del sindaco che dovrà esser bravo a rilanciarla per uscire dal pressing dei democratici se non vorrà restare chiuso in una situazione che ad oggi appare quanto mai difficile.

· Enzo Ganci · Editoriali

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