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Salvo Intravaia

L’assessore D’Alcamo citi gli atti prodotti sulla questione della scuola di Grisì

| Enzo Ganci | Politica

Il consigliere comunale Salvo Intravaia prosegue sulla strada della polemica

MONREALE, 30 dicembre – “Prima di sviare il problema sulle sue inefficienze politiche facendo insensate dichiarazioni su argomenti che hanno poco a che fare con il problema in questione, sarebbe meglio che l’assessore D’Alcamo facesse un sereno esame di coscienza”.

Con un’articolata nota non priva di polemica il consigliere comunale, Salvo Intravaia (Liberi per Monreale) torna per la terza volta sull’ormai lunga questione del riscaldamento della scuola di Grisì. “Sul carro del vincitore – scrive – si sale dopo la vittoria e non prima delle elezioni, ed in tal senso il sottoscritto ha iniziato un percorso politico con l’attuale sindaco molto prima che lo facesse lui. Dopo di che nessuno è fuggito, forse il sindaco ha preso altri percorsi diversi da quanto stabilito nel programma elettorale che purtroppo per la cittadinanza risulta a tutt’oggi quasi totalmente inapplicato, facendo prevalere quella inefficienza politica, di cui il citato assessore fa parte. E quando fa riferimento alla necessità di dare risposte in merito agli impegni politici presi in campagna elettorale, credo che lo stesso abbia avuto la necessità di dare le dette risposte nella considerazione che all’atto della constatazione della sua bocciatura come consigliere, fin da subito ha fatto continuamente pressioni al sindaco affinché lo nominasse assessore. In ogni modo ho spiegato in maniera specifica le motivazioni che mi hanno indotto ha lasciare l’attuale amministrazione e prima delle competizioni politiche regionali, per cui invito l’assessore a documentarsi.
Ma dato che l’assessore ha preso questo argomento – dice ancora Intravaia – ci spieghi intanto come mai un assessore che essendo al momento componente regionale di un movimento politico di centrodestra, visto che tale lo è diventato subito dopo la vittoria alle regionali di questo schieramento, ricopra ad oggi la carica di assessore con un’amministrazione di centro sinistra. Alla faccia della coerenza politica, forse è proprio questo l’esempio perfetto di cosa vuol dire salire sul carro del vincitore.
Chiunque al suo posto avrebbe quantomeno consegnato le proprie dimissioni, in quanto incompatibili con l’attuale amministrazione. Questo però è il comportamento che solitamente assumono le persone politicamente coerenti, molto probabilmente il citato assessore per spirito di sacrificio e talmente attaccato alla propria poltrona che non può rientrare tra queste.
In merito alla credibilità, che in parole povere non è altro che la probabilità di essere creduti, in questo caso tale probabilità, dai fatti accaduti, è paragonabile allo 0%.
In merito sarebbe opportuno parlare di inattendibilità, inaffidabilità di un assessore che come detto prima in commissione elargisce dichiarazioni di risoluzione dei problemi mentre al contrario risulta che tale dichiarazioni sono prive di fondamento. D’altronde per ledere la credibilità di qualcuno, quest’ultimo ne debba essere in possesso e nel caso specifico alla luce dei fatti, credo che il nostro assessore, politicamente parlando, questo aggettivo non riesca a trovarlo pur impegnandosi neanche nel dizionario.
Ma andiamo ai fatti. L’assessore in questione anziché produrre chiacchiere di corridoio, dimostri con i fatti, cosi come gli è stato chiesto in sede di riunione di commissione, quali sono gli atti, dimostri con quale data e numero di protocollo sono stati registrati i documenti che lo stesso ha prodotto al fine di risolvere il già abbondantemente citato problema. In fondo gli si è chiesto solo questo.
Per quanto riguarda il confronto quest’ultimo e già stato fatto nel momento in cui il sottoscritto in qualità di presidente della IV° commissione lo ha convocato con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Personalmente – conclude – ritengo di concludere qui questo stucchevole quanto improduttivo confronto. Si chiedeva di dimostrare con i fatti la risoluzione di un problema che interessa la comunità, quello che si è ottenuto è solo una patetica manifestazione di vittimismo, di chi maschera le proprie inadempienze con i soliti attacchi politici”.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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