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Il sindaco di Monreale, Piero Capizzi

Un anno difficile, ma abbiamo ottenuto tanti buoni risultati

| Enzo Ganci | Politica

Il sindaco Piero Capizzi traccia un bilancio del 2017 nella tradizionale conferenza stampa di fine anno

MONREALE, 29 dicembre – E’ stato un anno difficile, un anno travagliato ed impegnativo che apre le porte ad uno che si spera sia migliore. Considerazioni delle quali è consapevole il sindaco Piero Capizzi, che oggi, in Sala Rossa ha incontrato la stampa locale per il tradizionale scambio di auguri.

L’anno che si concluderà dopodomani, per i monrealesi è quello in cui è arrivato il rigetto della Corte dei Conti, sezioni riunite di Roma, al piano di riequilibrio finanziario che il Comune stava faticosamente portando avanti, per far fronte al quale aveva già (“a calci e a morsi”, come ha detto Capizzi) ripianato 37,5 milioni di debiti. Un passivo che adesso non esiste più e che permette di guardare avanti con maggiore ottimismo. Ed allora cosa non ha funzionato? “Abbiamo ricevuto delle forti bacchettate dalla Corte – ha detto il primo cittadino – fino a quando ci è stato detto che il piano non era più proseguibile per delle violazioni gravi e reiterate. È come se il Comune fosse stato dichiarato inaffidabile. Mi permetto di sottolineare, però, l’importanza di aver azzerato una partita debitoria che risale al 2013 quando il Consiglio comunale di allora decise di aderire al piano dopo aver compreso che il bilancio non sarebbe mai potuto esser messo in equilibrio”.
Adesso, però, volendo fare ricorso ad una terminologia calcistica, potrebbe arrivare un calcio di rigore al 90’, se – come sembra – la legge finanziaria potrebbe dare al Comune una seconda possibilità ed evitare quindi una dichiarazione di dissesto che, al momento, sembra ineludibile.
Fra i punti che il sindaco ha voluto sottolineare oggi c’è anche quello della chiusura di tutti i contenziosi: quello con l’Amat, da 1,6 milioni di euro in entrata (la questione però potrebbe arrivare in Cassazione) e con la ditta Giordano: 590 euro in uscita a fronte di un debito che sembrava essere di ben più ampie proporzioni.
Il 2017, cambiando argomento, per l’amministrazione Capizzi sarà ricordato come quello dell’avvio della raccolta differenziata, estesa a tutto il centro abitato cittadino col sistema del “porta a porta”, senza i cassonetti per strada, che consente di conferire ben 10 tonnellate giornaliere in discarica: erano 35, adesso sono 25. E per restare in tema di ambiente, la convenzione con il sistema di “Car Sharing” è un altro risultato che l’amministrazione mostra con orgoglio.
Sul fronte del personale comunale, invece, il carniere di Capizzi registra la stabilizzazione di 28 precari e l’aumento orario di un primo gruppo di lavoratori part-time che sono passati dalle 18 ore settimanali alle 24 (in un articolo precedente la firma del contratto di quattro nuovi ausiliari del traffico).
Sotto l’aspetto degli eventi, quindi, il 2017 sarà ricordato come quello del grande evento fashion di Dolce e Gabbana, che, sebbene costellato da enormi polemiche, sfociate pure in una sorta di mini crisi di giunta, “ha dato a Monreale una grandissima visibilità internazionale, producendo pure un incremento turistico”. Sempre su questo fronte, come lo stesso Capizzi ha tenuto a precisare, va salutata positivamente la collaborazione con l’associazione dei commercianti, che ha prodotto diverse iniziative pregevoli, che hanno animato la vita aggregativa e culturale della città.
Adesso, però, c’è da sistemare la questione politica, che dovrà dire con chi e con quali forze in campo potranno essere realizzati i bei propositi di ripresa. I primi giorni del 2018 potranno dipanare questa matassa.

 

Studio Valerio

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· Enzo Ganci · Editoriali

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