Capizzi-Pd, rapporto su un binario morto: senza una via d’uscita necessario cambiare
Oggi, frattanto, è in programma una seduta del Consiglio comunale
MONREALE, 28 dicembre – Sono giorni di stand-by quelli della giunta comunale che dovrà ricomporsi nel suo “plenum” prima di poter tornare a riunirsi, dopo le dimissioni formalizzate prima di Natale dai due rappresentanti del Partito Democratico, Nadia Battaglia e Filippo Madonia. Giorni durante i quali, tanto con confronti diretti, quanto mediatici sui quotidiani on line locali, continuano le trattative politiche per dare alla città un assetto che possa rivelarsi stabile e duraturo.
Oggi pomeriggio, con ogni probabilità, il sindaco Piero Capizzi, se dovesse nascere una discussione, renderà nota la sua posizione in Consiglio comunale, convocato per le 18,30 per trattare un unico punto all’ordine del giorno: una variazione al bilancio di previsione 2017.Il compito di Capizzi sarà quello di superare una impasse che sembra essersi cristallizzata con il Partito Democratico, alla luce delle posizioni emerse nei giorni scorsi.
Riassumendo, a beneficio di coloro che (beati loro) non hanno seguito le ultime vicende politiche locali, va registrato ciò che ha deliberato il congresso cittadino del Pd che presentava al sindaco una terna di nomi (Ignazio Davì, Nadia Battaglia e Tonino Russo, quest’ultimo come vicesindaco designato) per proseguire al suo fianco l’esperienza amministrativa, contemplando, quindi, con questa richiesta, l’esclusione del gruppo “Monreale al Centro”, passato ufficialmente sulla sponda politica opposta al centrosinistra, dopo l’ufficializzazione al fianco di “Cantiere Popolare” di Saverio Romano.
Capizzi, dal canto suo, a maggiore garanzia del dichiarato impegno del Pd, ha chiesto l’ingresso in giunta del neo segretario cittadino Manuela Quadrante. Quest’ultima, non più tardi di ieri, ha ufficializzato il suo “no”, ribadendo, però, la disponibilità del partito alla prosecuzione dell’impegno governativo nelle forme e nelle persone indicate dal congresso, riaffermando, in pratica, la terna di nomi forniti a Capizzi.
Una strada, però, volendo fare una valutazione empirica, difficilmente percorribile, alla luce delle dichiarazioni dei giorni precedenti di Tonino Russo, vicesindaco "in pectore", che sulle colonne del quotidiano “Monreale Press” non era certo stato tenero con il primo cittadino, usando termini poco lusinghieri nei suoi confronti. Russo, infatti, dando il via ad una discussione che purtroppo poi è molto scaduta sul piano dialettico, aveva accusato Capizzi definendolo “inaffidabile” e circondato da “mediocri”. Certo non il modo migliore per allacciare un dialogo, con il risultato che, a questo punto, difficilmente Capizzi riuscirà ad inghiottire questo tipo di invettive.
Ecco perché la situazione sembra arrivata d un punto morto che con ogni probabilità non si sbloccherà. Almeno se resterà tale. Cosa può succedere, quindi in questi giorni, a partire dalla seduta consiliare odierna? O il Pd rimodulerà la sua proposta al primo cittadino o è probabile che questi, così come fece Toti Gullo durante il suo mandato, faccia appello “agli uomini di buona volontà”, allargando pertanto gli orizzonti della sua azione e prendendo in seria considerazione l’ipotesi di coinvolgere altre forze politiche, diverse da quelle di centrosinistra. Ne sapremo certamente di più all’anno nuovo.
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