Chiediamo l’azzeramento totale degli assessori e Capizzi ci deve delle risposte
Dal gruppo Zuccaro parte l’offensiva: “Col sindaco sono inc… all’85%
MONREALE, 10 novembre – L’impressione, ma potrebbe essere solo tale, è che il cerino adesso sia rimasto nelle mani del sindaco e che servirà tutta la sua abilità politica e diplomatica per ricucire uno strappo che sembra già consumato.
Anche perché il gruppo che fa capo a Toti Zuccaro, fino ad oggi il più compatto e quello che ha coperto le spalle al primo cittadino anche nei periodi di bufera in casa Pd, in questo momento non mette certo Capizzi al vertice delle proprie classifiche di gradimento. “Con Piero sono inc…to all’85%, ma i miei amici lo sono al 150%” dice senza mezzi termini lo stesso Zuccaro, che, passata l’amarezza per il non esaltante risultato delle regionali di domenica scorsa, adesso guarda al futuro e breve e a medio termine di Monreale.
“Il sindaco – dice ancora Zuccaro – dovrà spiegarci alcune cose: innanzitutto deve dirci cosa vuole fare in questo anno e mezzo che manca alla fine del suo mandato. Deve dirci come vuole andare avanti e soprattutto con chi”. Le considerazioni dell’ex segretario cittadino del Partito Democratico partono da una convinzione: lui ed il suo gruppo hanno contribuito in maniera decisiva a fare eleggere Capizzi sindaco nel 2014, ma questi, adesso, non abbia speso altrettanto delle sue energie (usando un eufemismo), adesso che a chiedere i voti era Zuccaro. Anche perché che i sodali di Capizzi alle regionali di quest’anno abbiano votato in ordine sparso è cosa nota, ma soprattutto suffragata dai numeri, che sono usciti impietosi dalle urne. Da Lupo a Miccichè a Manzella, giusto per fare qualche nome, tanti hanno beneficiato dell’apporto di chi sta accanto a Capizzi e che – numeri alla mano – non ha certo lavorato per il candidato dell’Arcipelago.
“Capizzi ha lasciato liberi i suoi? – si chiede Zuccaro – ha fatto un grave errore. Non li ha lasciati liberi ed ha dato indicazioni pe me? E allora la domanda è: chi ha accanto? Gente che politicamente ha tradito. Domande che ho già posto al sindaco, per le quali aspetto una risposta. Credo che per queste regionali si siano fatte scelte di persone e forze politiche che di certo non lavorano per il progetto Capizzi”.
E allora? Nei prossimi giorni dovrebbe avvenire il faccia a faccia. Il “dovrebbe” si spiega con il fatto che fino a quando il primo cittadino non avrà pronte le risposte, senza escludere un “piano B”, quello di un’altra maggioranza, difficilmente si siederà con il gruppo Zuccaro per dare le risposte che questo attende.
Sul futuro lo stesso Zuccaro non esclude nulla: dalla permanenza in maggioranza, seppur con diversi presupposti, al passaggio all’opposizione, al voto “responsabile” di volta in volta. “Il gruppo dei consiglieri che fanno riferimento a me (Di Verde, Vittorino, Naimi, Li Causi e Viola, ndr) - conclude l'ex segretario - deciderà da solo dove stare e in che modo. Dico soltanto che i consiglieri sono molto legati a me. Quel che è certo è che io chiedo un azzeramento totale, perché a mio avviso gli equilibri non sono divisi bene”.
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