Il sindaco Piero Capizzi replica alla dura presa di posizione dei due consiglieri che si separano dalla sua lista
MONREALE, 21 ottobre – “I consiglieri Salvo Intravaia e Pippo Lo Coco lasciano il gruppo di Alternativa Civica? Non mi stupisce affatto, ma non credo che sia una novità. Di fatto erano già fuori da un po’”. Così il sindaco Piero Capizzi commenta la fuoriuscita dei due componenti del suo gruppo consiliare, che ieri hanno ufficializzato la formazione del nuovo gruppo “Liberi per Monreale”.
“Nello scorso mese di luglio – dice ancora Capizzi – su una questione importante che si doveva votare in Consiglio avevo chiesto a tutti i rappresentanti di Alternativa Civica di votare favorevolmente, ponendo, quindi, una sorta di questione di fiducia ed aggiungendo che se qualcuno avesse scelto di votare contro si sarebbe posto automaticamente al di fuori del gruppo. Loro hanno votato negativamente, assumendosi le loro responsabilità, ma conoscendo i passi conseguenziali. Da allora, pertanto, non fanno più parte del gruppo, tanto è vero che non sono stati invitati più ad alcuna riunione per discutere delle importanti vicende riguardanti la nostra città.
Forse per il consigliere Intravaia il destino sarebbe stato diverso se avessi accettato il nome che mi proponeva durante l’ultimo rimpasto di giunta. Probabilmente, in quel caso, la mancanza di condivisione di cui parla adesso, si sarebbe azzerata di colpo.
Quanto al consigliere Lo Coco, mi fa piacere notare come il sostegno alla mia maggioranza sia stato il più duraturo rispetto a quello fornito alle due ultime amministrazioni che mi hanno preceduto. È stato al mio fianco per tre anni, due dei quali trascorsi con il doppio incarico di consigliere ed assessore contro il quale adesso punta il dito, cosa che non aveva fatto in precedenza con l’amministrazione Gullo e poi con quella Di Matteo, con cui il rapporto era stato più breve. Deduco che se è alla terza rottura consecutiva, così come in un matrimonio che finisce, forse il problema non erano le amministrazioni, ma era lui”.