Il Pd si ricompatta, passa in Consiglio il bilancio di previsione 2017

Il disco verde arriva con 15 sì, 6 no ed un astenuto

MONREALE, 21 aprile – Il dato tecnico dice che il comune di Monreale, per l’anno in corso, disporrà di un proprio bilancio e che quindi la spesa potrà essere sbloccata. Quello politico afferma, invece, che il bilancio arriva nel mese di aprile, cosa quantomeno insolita considerato almeno l’ultimo decennio, quando l’approvazione arrivava a dicembre, se non addirittura all’inizio dell’anno successivo. Dice pure, però, che il Partito Democratico ha trovato un ricompattamento. Se duraturo o no lo dirà la cronaca dei prossimi mesi.

Sono queste le prime considerazioni che emergono dal voto favorevole del Consiglio comunale al bilancio di previsione 2017, un documento da 125 milioni di euro complessivi. 22 i consiglieri presenti in aula al momento del voto finale: 15 i voti favorevoli al documento contabile, 6 quelli contrari, un solo astenuto.

Va detto che le nuvole che si erano addensate sull’approvazione del bilancio e che sembravano promettere forti rovesci in coincidenza della dialettica interna al Pd monrealese si erano diradati mercoledì quando tra i Dem e il sindaco Piero Capizzi si erano messe le cose in chiaro circa il rimpasto in giunta. Messi a posto i tasselli che ciascuno voleva che si sistemassero, il percorso che sembrava irto è diventato improvvisamente piano e le fibrillazioni hanno lasciato il posto al sereno.

Lo si era capito già durante la discussione e la votazione dell’attesa pletora di emendamenti presentati da Giuseppe Romanotto, tutti impallinati senza pietà dalla maggioranza sul cui carro era tornato qualcuno dei dissidenti dell’ultimo periodo. Un particolare sottolineato da Ignazio Davì, capogruppo Pd liquidato nei giorni scorsi in favore di Mimmo Vittorino, che, pur votando il bilancio, ha messo l’accento sul discorso della “coerenza” del proprio partito. Al ritorno del Partito Democratico dall’Aventino non ha preso parte Rossella Pica, che, prima di votare no al bilancio, ha manifestato il suo dissenso parlando di “scelte non condivise” e sottolineando la precaria situazione di Grisì, frazione della quale è originaria.

Il no dell’opposizione è stato sottolineato dal pentastellato Fabio Costantini e Giuseppe Guzzo (CambiAmo Monreale) che ha lamentato la mancata collaborazione tra l’amministrazione e il Consiglio comunale.
"Devo dare atto della ricostituzione del Partito Democratico – ha detto soddisfatto Capizzi dopo avere incassato il sì– e ribadire la massima disponibilità dell'amministrazione per una maggiore collaborazione nell'interesse della nostra città, anche attraverso una rivisitazione della compagine assessoriale. Questo bilancio è la prova che gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti tutti insieme. É un bilancio che per la prima volta nella storia del comune di Monreale viene approvato in giunta il 7 marzo in largo anticipo e trasmesso ai revisori che hanno dato il parere il 31 marzo, successivamente è stato inviato alla commissione bilancio e ai gruppi consiliari". É un bilancio della città – ha continuato il sindaco Capizzi – in cui tra i primi punti é stata inserita la proroga dei precari e altri che ci consentiranno di portare avanti gli obiettivi programmatici sui quali dipende la sorte della nostra città”.

Il segretario generale Domenica Ficano ha rivolto un particolare ringraziamento agli uffici dell'area finanziaria per il grande impegno e lavoro che gli hanno consentito di raggiungere questo importante risultato anche in termini temporali.