L'allarme dei sindacati: da lunedì tutti i lavoratori forestali saranno sospesi
Appello a tutti i sindaci del territorio: si facciano carico del problema
PALERMO, 3 novembre - Malgrado le rassicurazioni ricevute fino a mercoledì sul fatto che si sarebbe dato seguito alla delibera del 18 ottobre scorso, iscrivendo le somme in bilancio e procedendo con gli adempimenti consequenziali, ci troviamo, oggi 3 novembre, a prendere atto, ancora una volta, dell'incapacità della classe politica regionale di mantenere gli impegni presi e di assumersi le responsabilità connessi al proprio ruolo.
È quello che affermano con amarezza i sindacati di Cgil, Cisl e Uil a proposito dell'interruzione del rapporto cui saranno costretti i forestali a partire da lunedì prossimo.
“Da “nessun giorno di riposo” e “ci sono le risorse per incrementare i livelli occupazionali a tutti” - scrivono ancora le sigle sindacali - promessi in campagna elettorale e ribaditi subito dopo le elezioni, siamo arrivati a “chissà se verranno assicurate le garanzie occupazionali dei lavoratori forestali.
A questi lavoratori il Governo deve dare le risposte, non certo per le facili promesse elettorali, ma perché è previsto dalle leggi di questa Regione, ma anche perché tutto dimostra che il lavoro di questa gente è importante e lo sarebbe molto di più se venisse gestito nella maniera ottimale a finire con l’esito della riforma attesa e promessa ormai da anni e non solo dal presente Governo.
Se non ci fosse di mezzo la tenuta del territorio ed il reddito dei lavoratori – proseguono i sindacati – già messo a dura prova dai ritardi dei pagamenti e dall'incertezza dello svolgimento dell'attività lavorativa, potrebbe essere definito come l'ennesimo “scivolone”. Ma siamo di fronte all’incapacità di dare le corrette coperture finanziarie ad un organico definito e ad attività che oggi si stanno dimostrando ancora più importanti del già di sè importante compito di salvaguardia dell’ambiente siciliano.
Chiediamo il coinvolgimento di tutti i sindaci e dei consigli comunali nel sostenere qualsiasi iniziativa di lotta e li invitiamo a realizzare le opportune azioni politiche nei confronti del Governo della Regione, ricordandogli, tra le altre cose, che senza questi lavoratori, molti Comuni sarebbero ancora più poveri, spopolati e smottati.
Chiediamo ai nostri capilega, ai nostri delegati e a tutti i lavoratori di unirsi e coinvolgere in una vertenza che potrebbe dimostrarsi molto grave e senza precedenti”.
“La situazione è preoccupante - afferma Tonino Russo, segretario regionale della Flai Cgil – la sospensione rischia di non far completare le giornate previste dalla legge ai forestali, soprattutto a chi ha giorni di assenza o è stato assunto dopo. Riteniamo incomprensibile questa decisione, visto che col maltempo la Sicilia sta franando e ci sarebbe davvero bisogno della manodopera. Il governo, anziché superare le pastoie burocratiche e utilizzare i lavoratori, li sospende. Chiediamo che il presidente della Regione si adoperi per rimuovere gli ostacoli e reimmettere i forestali al lavoro”.
Dalla parte dei lavoratori si schiera pure il sindaco di Monreale, Piero Capizzi: “Solleciterò la problematica al presidente della Regione – sostiene – in ragione del fatto che, soprattutto a Monreale sono tanti i forestali che lavorano e sostengono le loro famiglie. Svolgono un lavoro apprezzabile sul territorio che si è sempre rivelato importante. Siamo vicini alle loro istanze e a questa forma di protesta, per una decisione che senza garanzie lavorative potrebbe avere devastanti”.
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