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Il cortile Manin sarà intitolato ai pupari monrealesi

| Enzo Ganci | Cronaca varia

L’annuncio nel corso della presentazione del libro di Gino Campanella. LE FOTO

MONREALE, 26 giugno – Il cortile Manin, ubicato nel quartiere del Carmine, dove per tanti anni si poteva assistere al teatro dell’opera dei pupi, sarà intitolato agli “opranti” monrealesi, che hanno allietato le giornate di tante generazioni di spettatori, tenendo viva questa antica tradizione culturale, fornendo a questa un contributo determinante.

L’intendimento è venuto fuori questa sera nel corso della presentazione del libro sulla storia dei pupari monrealesi, “L’Opra di Pupi – I pupari monrealesi”, scritto da Gino Campanella, storico agente di viaggio, e da sempre appassionato di questa antica tradizione.
La manifestazione si è tenuta nella splendida e suggestiva location dell’antivilla comunale, che ha fatto da bellissima cornice all’iniziativa.
La variazione toponomastica, annunciata dal sindaco Piero Capizzi, presente alla serata, avrà come corollario la consegna dei tantissimi copioni, in possesso della famiglia Munna, tra le storiche rappresentanti della tradizione “pupara” di Monreale, all’amministrazione comunale, perché questa possa lottare per fa rinascere un filone della nostra cultura, molto apprezzato fino a qualche decennio fa, ma oggi, complice l’avvento della tecnologia, un po’ in disuso e sconosciuto tra i più giovani.

La serata, presentata da Eleonora Campanella, figlia dell’autore, si è avvalsa della coinvolgente presentazione del professore Gaetano Basile, che ha parlato, tra le altre cose, della tradizione dei pupi a Monreale, a partire dagli anni ’50, quando, per volere del compianto padre Fileccia, si tenevano degli spettacoli nella chiesa di Santa Rosalia. “L’opera dei pupi – ha detto Basile – insegna i sentimenti veri, come quello dell’amicizia e del rispetto per le istituzioni. I pupari monrealesi- ha proseguito lo storico – pur vantando una splendida tradizione, sono stati schiacciati, così come Monreale, dal duomo che sovrasta tutte le altre realtà della cittadina. L’opera dei pupi ha rappresentato uno spettacolo surreale ed interattivo, nel quale il pubblico partecipava e si emozionava”.
Apprezzata la rappresentazione scenica di Gaetano Lo Monaco Celano, così come quella di Luciano Guarino, che hanno coinvolto gli spettatori e suscitato meritatissimi applausi.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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