Arcidiacono: “Ci muoveremo su più fronti, fra tre mesi il primo tagliando”

"A Capizzi rimprovero inerzia amministrativa, ma non tutto è da buttare"

MONREALE, 15 maggio – La campagna elettorale (per fortuna) è finita. Il tempo delle invettive, delle frecciate e delle polemiche deve essere messo al bando. Adesso è tempo di cominciare a programmare e a costruire. Di questa opinione è Alberto Arcidiacono, 39 anni, ingegnere, funzionario della Rap, con un passato a grandi livelli nel calcio a 5, che domenica sera, al termine del turno di ballottaggio ha avuto la meglio su Piero Capizzi, succedendogli nella carica di sindaco di Monreale.

Lunedì pomeriggio il magistrato Andrea Innocenti, della quarta sezione penale del tribunale di Palermo, dopo aver preso visione dei risultati elettorali, lo ha proclamato ufficialmente primo cittadino. Domani pomeriggio, invece, come da tradizione in Sala Rossa, avverrà il passaggio di consegne. Una cerimonia nella quale il sindaco uscente consegna al successore il testimone, rappresentato da uno scettro argenteo, che rappresenta il comando della città e che viene portato in giro in occasione della processione del SS.Crcocifisso, ogni 3 maggio.


Smaltite le fatiche elettorali, Alberto Arcidiacono è pronto a tirarsi sù le maniche ed avviare, assieme alla compagine di Roberto Gambino, con la quale ha deciso di apparentarsi prima del ballottaggio, quel programma elettorale che è stato premiato dagli elettori. Il neo sindaco fissa già il primo traguardo: una sorta di “tagliando” che sarà effettuato fra tre mesi. Giusto per valutare lo stato di avanzamento della sua azione di governo.
“Agiremo su più fronti – afferma Arcidiacono – i rifiuti, innanzitutto (materia nella quale il primo cittadino è competente, dal momento che è uno dei responsabili della raccolta differenziata a Palermo) considerato che si delinea una situazione emergenziale. Ma ci concentreremo pure su sicurezza, illuminazione, strade urbanistica e soprattutto il piano regolatore generale, per capire, cioè, se quello allo studio attualmente può essere recuperato o redatto ex novo. Ma la nostra attenzione dovrà essere incentrata pure sulle politiche finalizzate a trattenere i turisti”.
Ma il “pallino” della prossima azione di Alberto Arcidiacono è la riorganizzazione della macchina comunale, anche perché con la “quota 100” si prevedono diversi pensionamenti che certamente depaupereranno la pianta organica. “Valuteremo le figure che ci sono – sottolinea – e se sono al posto giusto”.

A mente fredda, quindi, Arcidiacono torna sul suo competitor, cercando di analizzare ciò che, a suo giudizio, lo ha penalizzato nel confronto di domenica scorsa: “Credo che Capizzi non abbia gestito bene i problemi economici – afferma – e soprattutto ritengo che ci sia da imputargli un’inerzia amministrativa che gli ha impedito di prendere delle decisioni importanti per il bene della città. Probabilmente ha agito con poca libertà, stando attento a salvaguardare gli equilibri politici. Come in tutte le esperienze amministrative, però, - prosegue il nuovo sindaco – non tutto è da buttare, anche perché i componenti della procedente amministrazione sono persone professionalmente valide e non appena avremo piena contezza vedremo quali sono gli aspetti positivi e cosa c’è da lasciare”.