Apparentati per “pulire” ciò che hanno fatto

Gambino e Arcidiacono: “Chiuderemo il ciclo Caputo-Gullo-Di Matteo-Capizzi"

MONREALE, 8 maggio – Gli obiettivi sono belli e dichiarati: chiudere il ciclo Caputo-Gullo-Di Matteo-Capizzi e "pulire" quello che altri hanno fatto. Propositi chiari, che però, per essere realizzati, necessitano dell’ultimo sforzo: quello della “matitina magica”, con la quale si può scrivere il destino di questa città.

Il duo Gambino-Arcidiacono, appoggiato al banco della presidenza dell’aula consiliare, davanti ad un uditorio folto, tanto da riempire la sala, si è rivolto ai propri amici, ma più in generale alla città, per spiegare i motivi dell’apparentamento che domenica prossima vedrà i simboli dei due gruppi sotto il nome di Alberto Arcidiacono per sfidare il sindaco uscente, Piero Capizzi.


Entrambi hanno negato che l’accordo sia nato secondo “logiche spartitorie”, sottolineando, piuttosto, come alla base ci sia stata una convergenza programmatica, finalizzata al bene della città. I punti? Le risorse umane del comune, considerato che questo ha “un’organizzazione in ginocchio”. Il rilancio culturale perché il Comune non sia “al traino delle iniziative altrui". E poi un impulso all’economia, al turismo ed alle politiche sociali, perché il comune sia “amico di tutti”. E, come ha detto Roberto Gambino, che ha ribadito che non avrà un ruolo attivo nella prossima, eventuale, compagine di governo “sarà Alberto Arcidiacono il garante di un progetto di rinascita di un comune abbandonato a se stesso. Per ritrovare l’orgoglio perduto, però, è necessario un appello a chi ha sostenuto me e la mia coalizione, anche perché al ballottaggio non ci sono sommatorie e il voto va riconquistato “.
“La cosa più difficile - gli ha fatto eco Alberto Arcidiacono – sarà governare una città ridotta in miseria. Ci toccherà questo grande compito. Metteremo insieme degli uomini giusti e non giusto degli uomini, perché la politica deve essere una cosa pulita e noi siamo puliti ed abbiamo messo in campo le migliori risorse per governare questa città”. Adesso, però, c’è da vincere il secondo round: “Il 12 maggio sarà un’altra prova, ma noi siamo ottimisti e io vedo dall’altra parte un livello di nervosismo tale da fare azioni stupide”.