Ballottaggio, si va verso un accordo Arcidiacono-Gambino?

Trattative febbrili con ambedue gli schieramenti, ma la “liaison” sembra vicina

MONREALE, 1maggio- La giacca di Roberto Gambino è stata cucita bene ed è resistente. Diversamente, altrimenti, tirata da due lati, avrebbe rischiato di stracciarsi. L’allusione ironica è ovviamente alle trattative di questi giorni finalizzate a definire la mappa degli apparentamenti, in vista del ballottaggio del prossimo 12 maggio.

Ieri, così come avevamo scritto, è stata una giornata di trattative febbrili, di confronti serrati condotti da Gambino e dal suo gruppo, tanto con Piero Capizzi, che con Alberto Arcidiacono. Il risultato, andando a naso, è che qualche effetto questi incontri lo abbiano prodotto e che in questo momento, se ci si dovesse giocare 10 euro, questi andrebbero giocati su un possibile accordo Gambino-Arcidiacono.
Tutto, ovviamente, è ancora in corso e le prossime ore saranno decisive, ma sembra, che l’accordo con il capoclassifica del primo turno sia più vicino al traguardo rispetto a quello con l’attuale sindaco.
Con entrambi gli schieramenti, così come conferma Gambino, le interlocuzioni sono state ampie ed approfondite e si è parlato, prima che di poltrone, di temi e di priorità: da quella della riorganizzazione dei servizi, al rilancio delle politiche sociali e culturali. Si è parlato anche di metodo, ponendo l’accento sulla parola: collegialità. Ma è chiaro che qualsiasi progetto si realizza comunque con gli uomini e con gli incarichi. In quest’ottica, alla fine, vanno lette tutte le interlocuzioni. Di un’eventuale squadra di governo non dovrebbe far parte lo stesso Gambino, che si ritaglierebbe il ruolo di garante del suo gruppo. Ma a “Il Mosaico” un posto in giunta andrebbe garantito, così come lo stesso gruppo vedrebbe di buon occhio la presidenza del Consiglio comunale, con un pensierino al primo eletto della sua lista, Fabrizio Lo Verso.
Nessun discorso ufficiale, almeno finora, con la Lega. Il telefono di Giuseppe Romanotto non ha squillato, ma con ogni probabilità da ora in poi comincerà a squillare tanto. Anche i voti del Carroccio saranno determinanti e non è da escludere che al ballottaggio i salviniani un ruolo, in un senso o nell’altro, potranno averlo. Se con il simbolo nella scheda o con un accordo politico sulla parola (un’eventuale presidenza del Consiglio a Giuseppe La Corte, recordman di preferenze.) è tutto da vedere. Ne spremo di più molto presto.