La tigre scappata a Monreale, dal circo accusano: “Siamo stati sabotati”

Qualcuno avrebbe sganciato la leva che chiude la gabbia, consentendo al felino di uscire

MONREALE, 29 gennaio – Ci sarebbe un sabotaggio, tentato ed – a quanto pare – pure riuscito alla base della fuga della tigre del Bengala, che ieri mattina è riuscita a scappare dalla sua gabbia e ad aggirarsi per la circonvallazione di Monreale, prima di essere catturata dopo una mattinata di grande apprensione.

Ad affermarlo sono gli operatori del Circo di Svezia, che alloggia presso il parcheggio “Venero”, che dallo scorso 19 gennaio propone in città i suoi spettacoli giornalieri.
Il titolare del circo, Mario Saly è già stato sentito dai carabinieri ai quali avrebbe raccontato la sua versione dei fatti, denunciando un sabotaggio grazie al quale la gabbia sarebbe stata aperta, consentendo al felino di poter uscire.
Ad accorgersi dell’accaduto sarebbe stata Natasha Pellegrini, sorella di Paolo, uno degli addetti alle bestie, oltre che domatore di leoni, che ieri mattina avrebbe visto due giovani aggirarsi nei pressi della gabbia e poi andare via di fretta, non appena scoperti.

Ieri mattina, così come avviene ogni giorno, le tigri, (oltre a quella del Bengala, Oscar un maschio bianco, il circo dispone infatti di Beatrice, una femmina di Sumatra) erano state fatte uscire dalle gabbie nelle quali risiedono: quelle del rimorchio sul quale solitamente viaggiano, per consentire agli animali di sgambare un po’ ed agli addetti di pulire le stesse gabbie.
Gli animali vengono indotti, attraverso un percorso obbligato, ad andare in un’altra gabbia che viene nel frattempo montata al centro della pista sotto il tendone. Secondo il racconto della donna, però, “qualcuno” avrebbe sganciato una leva, allentando la chiusura della gabbia, pur senza aprire la porta, col risultato che la tigre, non appena appoggiatasi all’inferriata, sarebbe riuscita a trovare il varco giusto per andar via. I presunti sabotatori, nel frattempo, sarebbero riusciti a dileguarsi.

Dell’opportunità di svignarsela stava beneficiando anche la seconda tigre, che solo grazie alla prontezza degli operatori, sarebbe stata riportata in gabbia. Per non far scappare Oscar, invece, era troppo tardi: il felino, attraverso il canneto che sorge poco distante, aveva già raggiunto la circonvallazione. Da lì, poi, è storia nota, che tutti i media, nazionali e locali, hanno ampiamente documentato.
Ma c’è un’altra ombra che i gestori del Circo di Svezia lanciano: qualche giorno fa, intorno dalle 2 di notte, qualcuno si sarebbe avvicinato, cercando chissà cosa, ma certamente con intenzioni di disturbo e sarebbe stato allontanato dal personale circense.
Quel che appare chiaro, se dovesse trovare riscontro l’allarme lanciato dagli operatori del circo, è che deve trattarsi di qualcuno dei pressi: qualcuno che avrà approfittato con grandissima puntualità del brevissimo momento in cui il personale ha girato gli occhi dall’altro lato durante le operazioni di pulizia delle gabbie delle tigri.

Oggi frattanto il direttore Saly si è visto notificare dai carabinieri un provvedimento di denuncia per maltrattamento di animali, oltre che una diffida ad abbandonare il territorio monrealese. “Ammetto le mie colpe – ha detto a Monreale News – per quel che riguarda la custodia, ma non mi va giù che si parli di maltrattamento, dal momento che per le nostre bestie abbiamo tutte le certificazioni previste dalla legge e siamo in regola”.
Anche per questo motivo, però, la richiesta di proroga che il circo di Svezia aveva presentato al Comune per il suolo pubblico, con ogni probabilità non sarà accordata. Da domattina, anzi, su disposizione del sindaco Piero Capizzi, i tecnici del Comune effettueranno degli ulteriori controlli per vedere se sono venuti meno i requisiti di sicurezza generale.