Il mio libro e un’amicizia catartica

“Da sempre e per sempre” di Sarah Donzuso sarà presentato domani a Casa Cultura alle 18. Abbiamo intervistato l'autrice

MONREALE, 11 settembre – L’amicizia, i segreti, e la terra natìa, la Sicilia: tutto ciò è presente nel libro “Da sempre e per sempre. Due amiche, un viaggio, un segreto” scritto dalla giornalista Sarah Donzuso, corrispondente di Video Mediterraneo per la città di Catania e anche insegnante.

Da quanto tempo questo progetto era in cantiere?

La scrittura ha sempre fatto parte della mia vita. Fin da piccola, forse fin da quando ho imparato a scrivere, ho sempre trasferito le mie emozioni e le mie sensazioni su carta, preferendo sempre scrivere a mano. Se da piccola mi si chiedeva cosa avrei voluto fare da grande, io rispondevo che il mio sogno era di fare la scrittrice e la giornalista. Nonostante abbia dedicato a quest’ultima professione molto più tempo – sono ormai sedici anni che faccio la giornalista- non ho mai tralasciato il piacere della scrittura. L’anno scorso ho iniziato a scrivere questa storia dopo una lunga pausa dalla scrittura, e così nell’arco di una ventina di giorni ho scritto quello che poi è diventato il mio primo romanzo.

Ha sempre avuto il desiderio di scrivere un libro o l’idea è maturata in un secondo tempo?

In passato ho scritto poesie, racconti, forse anche un libro che non è mai stato pubblicato ma che è stato letto per capire se ci fossero le basi per continuare a coltivare questo sogno. “Da sempre e per sempre” nasce per caso ma anche dall’esigenza di voler raccontare tanto, anche attraverso il mio lavoro. Essere cronista mi ha aiutato tanto a redigere questo libro.

Qual è la trama del suo libro? Esso contiene elementi autobiografici o è interamente frutto della sua fantasia?

Il libro racconta di due amiche che, attraverso un viaggio fisico, riscoprono il valore dell’amicizia e per una delle due il viaggio sarà anche catartico. La protagonista Adele porta dentro di sé il grande dolore di una violenza subita tempo prima, e non riesce a confessare il fatto neanche a Giorgia, quella che poi diverrà la sua compagna d’avventura. Il viaggio, che ci conduce nei luoghi più belli della Sicilia, servirà anche a fare uscire fuori questo veleno. Di autobiografico c’è sicuramente il mio modo di intendere l’amicizia e i rapporti umani, nonché l’amore della protagonista nei confronti dei suoi nipoti: lo stesso amore che io nutro per i figli di mia sorella e per quelli delle mie amiche. Altri elementi autobiografici sono il mio amore per la Sicilia e per Sant’Agata, patrona di Catania e protettrice delle donne vittime di violenza.

Ha già in mente un’altra storia da pubblicare?

Ci potrebbe essere un seguito, forse completamente diverso, ma intanto mi godo il mio primo romanzo perché mi sta dando tantissime soddisfazioni. A coloro che mi chiedono a chi sia rivolto io rispondo che è indirizzato a tutti, e per citare il mio editore Alfio Grasso, di Algra Editore, questo libro fa davvero bene a chi lo legge. Me lo auguro e spero anche che sia uno sprone per tutte le donne che non hanno il coraggio di denunciare.

Lei si preferisce come scrittrice o come giornalista?

Io sono entrambe le cose e sono anche insegnante da circa due anni. Mi sento sia scrittrice che giornalista che insegnante, credo che nessuna di queste cose possa prescindere dall’altra. Quando mi si chiede la differenza tra scrivere secondo la mia fantasia e scrivere come giornalista mi piace sempre utilizzare una metafora: quando faccio la giornalista è come se fossi a dieta, poiché bisogna rispettare dei ritmi, così come l’oggettività dei fatti. Quando ho scritto questo libro invece è stato come se la dieta fosse improvvisamente finita e come se avessi davanti un ricco buffet. Comunque sono tutti elementi legati tra loro, il mio essere cronista mi ha permesso di prendere spunto da argomenti che tratto per il mio lavoro, e sono tutti elementi che fanno Sarah Donzuso.

Come sta vivendo l’idea di presentare il suo libro all’interno della cornice monrealese?

Presentare questo libro mi sta dando la possibilità di visitare tanti posti, di conoscere molte persone, di approfondire delle amicizie, e queste sono le più belle ricompense. Includere anche la Sicilia occidentale, Monreale, il Palermitano è un’altra soddisfazione importante: ogni presentazione mi ha lasciato qualcosa di unico e sono certa che anche a Monreale avverrà tutto ciò. Poi Monreale è di per sé un luogo magico: è un concentrato di cultura, arte, storia, e poter presentare il mio libro in questo contesto è per me un enorme onore. Per questo ci tengo davvero a ringraziare tutta l’amministrazione comunale che mi sta permettendo di svolgere il tutto in una delle location più belle della cittadina e ringrazio tutti coloro che si stanno adoperando affinché questa presentazione avvenga nel migliore dei modi.