Tamajo: “Solidali con imprenditore. Atto grave che colpisce anche per la crudeltà verso gli animali”. Caputo: La politica monrealese finora non ha detto nulla”
PALERMO, 20 novembre – L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, accompagnato dalla brutale uccisione di due animali e dall'esposizione di una testa mozzata di cavallo.
«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l'azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».
“Il gravissimo ed efferato gesto intimidatorio commesso in territorio di Monreale nei confronti di un imprenditore di Altofonte - dice invece Salvino Caputo, ex sindaco di Monreale e vice coordinatore regionale dell'Udc - rappresenta un episodio allarmante e che riporta l’intero territorio agli anni bui delle estorsioni e degli attentati nei confronti degli imprenditori finalizzati a condizionare il libero esercizio delle attività imprenditoriali . E per la gravità dell’episodio certamente è un segnale che la criminalità organizzata si è riattivata per imporre il pizzo e le estorsioni.
È indispensabile – aggiunge – che oltre alle attività investigative portate avanti dai carabinieri, la politica debba manifestare solidarietà all’imprenditore e alla sua famiglia. L’Udc ha convocato unitamente al presidente Decio Terrana, il coordinamento regionale del partito e ha chiesto ai parlamentari nazionali di presentare un’interrogazione parlamentare diretta al Ministro dell’Interno. Stupisce – dice ancora Caputo - che a differenza di quanto accadeva anni fa nel contesto politico locale, sino a questo momento da parte dei partiti monrealesi o degli esponenti eletti in Consiglio o della Giunta, non si sia levata una pubblica manifestazione di condanna. Vero è che il vile gesto è stato diretto nei confronti di un imprenditore della vicina Altofonte, ma il fatto è stato commesso nel nostro territorio. E in questi casi – conclude – solidarietà politica e condanna da parte delle Istituzioni locali sono gesti di grandissimo valore e significato”.
"Abbiamo appreso con grande sdegno la notizia dell’atto intimidatorio nei confronti di un imprenditore edile di Altofonte e siamo sgomenti per la barbarie con la quale è stato compiuto". Ad affermarlo è il presidente di Ance Palermo Giuseppe Puccio che continua: "Credevamo di esserci lasciati alle spalle questo genere di intimidazioni e invece dobbiamo constatare che non è così. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza all’imprenditore e alla sua famiglia".
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