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Monreale, svelato il restauro dei mosaici del duomo: una meraviglia per il mondo

| Giuseppe Cangemi | Cronaca varia

La notizia ha fatto il giro del mondo intero: ne abbiamo parlato con l’arcivescovo di Monreale, monsignor Gualtiero Isacchi

MONREALE, 4 ottobre – Nei giorni scorsi Monreale ha compiuto letteralmente il giro del mondo grazie alla sua splendida cattedrale dai mosaici d’oro (…)

(…) che grazie ai recenti lavori di restauro hanno riacquistato la loro originaria luce, anche grazie al nuovo impianto di illuminazione in corso di allestimento che sarà presto inaugurato.
Gli interventi, secondo il progetto redatto dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo, sono stati finanziati con risorse del Piano Sviluppo e Coesione – Patto per la Sicilia. Attraverso il progetto di restauro le superfici musive del duomo sono state interamente pulite e consolidate lì dove si era visto un distacco delle stesse attraverso infiltrazioni di malta per riaggrapparle alla muratura. Si sono così sanati i danni interni, principalmente sui mosaici, determinati dalle infiltrazioni d'acqua degli anni passati, problema a cui si è posto rimedio con i lavori di manutenzione straordinaria dei tetti già realizzati.

L’intervento ha consentito così il controllo e il restauro dei mosaici sull'intera area presbiteriale e, per migliorare il naturale sistema di ricambio d’aria, compromesso dagli effetti negativi dell’umidità, si è deciso di intervenire sulle aperture esistenti. Al restauro dei mosaici, sfruttando la presenza dei ponteggi, si sono aggiunte le operazioni di nuova illuminazione del duomo, il cui progetto è stato affidato al gruppo internazionale Zumtobel. Quest’ultimo ha puntato sulla valorizzazione della ricchezza visiva, montando le nuove luci sui capitelli delle colonne della navata e usando faretti in grado di produrre una luce ellittica e uniforme in grado di far risaltare i mosaici.

Reuters, New York Post, Times of India - l’elenco potrebbe continuare ancora - hanno, nei giorni scorsi, battuto la notizia della fine dei lavori, facendo risuonare in tutto il mondo il nome di Monreale e della sua cattedrale, che, ormai dal 2015, come è noto, è iscritta nella World Heritage List dell’Unesco e riconosciuta patrimonio dell’umanità. Di questo e altro ancora abbiamo discusso con l’arcivescovo di Monreale, monsignor Gualtiero Isacchi, che dei recenti lavori eseguiti in cattedrale è anche il committente.

“Al di là della specificità degli interventi tecnici realizzati in questi importanti interventi manutentivi per la nostra cattedrale - ha spiegato monsignor Isacchi - ciò che più ci deve far riflettere credo sia l’amore e la cura che tutte le maestranze, a vario titolo impegnate in questi lavori, hanno mostrato nei confronti di un luogo di culto patrimonio per l’umanità, prendendo a cuore il valore del luogo per il quale hanno operato, carico di un messaggio misterioso, ma autentico che va oltre il percepibile”.

La cattedrale di Monreale è insomma un monumento che è in grado di dirci tanto ancora oggi - potremmo dire - chiosando le parole dell’arcivescovo ed è in grado di avvolgere con i suoi mosaici chiunque vi faccia ingresso. Con i suoi ben 6400 metri quadrati di mosaici fatti di tessere di vetro, di luce e lapidee racconta la Sacra Scrittura, con lo scopo sin dalla sua origine di dar vita alla passione evangelizzatrice della Chiesa nel suo mandato di rivolgere al mondo la parola di salvezza, che trova nelle arti un valido supporto.

“Questo straordinario luogo di culto - ha continuato monsignor Isacchi - ci ricorda che la parola di Dio si incrocia sempre con la storia dell’uomo e con la vita delle persone. Ogni persona che entra nella nostra cattedrale, infatti, credente o non credente, è coinvolta dallo sguardo del Pantocratore, che comunica qualcosa di misterioso e, allo stesso tempo, di autentico”.

Ritrovarsi all’interno del duomo di Monreale è sicuramente un’esperienza che coinvolge da sempre ogni visitatore. Ma il duomo rappresenta per Monreale un centro propulsore, che deve essere motivo di rilancio culturale per la città: su questo monsignor Isacchi non ha alcun dubbio.

“L’arcidiocesi di Monreale, sin dalla fondazione del complesso monastico e della sua cattedrale, ha vissuto di cultura e ne è stata grande sostenitrice: il nostro seminario arcivescovile storicamente ne è la prova più evidente - ha affermato monsignor Isacchi. Ciò non deve farci arretrare di un solo passo, anche e soprattutto a livello comunitario, nella promozione culturale del territorio, a partire dalla nostra cattedrale. Anzi, proprio la sua presenza auspico possa diventare sempre di più motivo di rilancio a livello culturale per la città di Monreale, che intorno a essa ha il compito di attuare un serio progetto di riqualificazione urbana, partendo dalla consapevolezza di un patrimonio di così inestimabile valore”.

Fermamente convinta della necessità di un valido lavoro di rete sul territorio, l’arcidiocesi di Monreale ha mostrato da sempre grande attenzione alla storia di Monreale e alla sua valorizzazione in termini culturali, offrendo ampia disponibilità nella promozione di eventi in collaborazione con altre istituzioni, che, come nel caso della Settimana di musica sacra, sono divenuti appuntamenti di grande richiamo internazionale. Su questo punto emerge chiara la visione dell’arcivescovo Isacchi sul futuro di Monreale: tante sono le iniziative in cantiere per promuovere a livello diocesano attività culturali a Monreale, che possano rivitalizzare il tessuto urbano proprio a partire dalla nostra cattedrale, primi fra tutti i prossimi progetti che riguarderanno la valorizzazione del Palazzo reale, ma occorre che tutto ciò che si trova intorno a essa sia in grado di cogliere le sfide necessarie per effettuare un salto di qualità attraverso il ricorso a progettualità serie e qualificate da parte di tutte le istituzioni a vario titolo coinvolte nella gestione e promozione del territorio.

“Io credo che, anche alla luce del grande interesse mostrato in tutto il mondo per Monreale e la nostra cattedrale, occorra chiederci: a noi cittadini di Monreale cosa dice oggi la nostra cattedrale? Cosa ci spinge a pensare? - ha affermato con forza, in chiusura dell’intervista, monsignor Isacchi. Sicuramente essa ci riporta a un messaggio di fede veicolato attraverso la splendida arte rappresentata dai nostri mosaici, ma bisogna ricordare che questo messaggio di fede cristiana è primariamente testimonianza di un umanesimo, che ancora oggi, così come per chi volle questa splendida cattedrale, può diventare volano di sviluppo locale sicuramente a livello culturale, facendoci ripensare come uomini, donne e cittadini di Monreale in rapporto a noi stessi e alla nostra storia, alla nostra città e a Dio che attraverso il nostro duomo ci parla ancora oggi!”.

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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