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''Autismo significa vita'': oggi a Casa Cultura un incontro sul tema

| Silvio Cancemi | Cronaca varia

Domani, sabato 2 aprile, ricorre la Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo

MONREALE, 1 aprile – Consapevolezza, comprensione e soprattutto inclusione. Queste le parole chiave che hanno animato l'incontro tenutosi oggi pomeriggio nella sala convegni di Casa Cultura, focalizzato sul tema dell'autismo, che proprio domani viene ricordato nella Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo.

Presenti alla manifestazione, oltre al primo cittadino di Monreale Alberto Arcidiacono, anche l'associazione ''Con.vi.vi l'autismo'' nelle figure della presidente Loredana Chiamone e della coordinatrice Santina Alduina. ''La paura è senz'altro la prima emozione che si sperimenta al momento della diagnosi – sono le parole della Chiamone – anche da questo nascono tutte le diverse associazioni. La nostra speranza è che i nostri figli riescano a trovare un amico, in special modo nel contesto scolastico, dove è fondamentale che si manifesti il vero banco d'inclusione. Per noi associazioni è importante far comprendere che la parola autismo deve significare poter vivere''. Ad intervenire con il proprio contributo, volto a delineare ancor più chiaramente il quadro delle diverse tematiche emerse anche dal punto di vista medico ed educativo, i due psicoterapeuti Giovanni Ferraro e Marina Bellomo e le docenti Daniela Battaglia, Manuela Quadrante e Daniela Balsano.

Un percorso certamente lungo e a tratti tortuoso non solo quello dell'inclusione tra i banchi di scuola – il cui divario si enormemente ampliato nel corso degli ultimi due anni, investiti dalla pandemia – sul quale si deve comunque continuare a insistere, facendo leva sul concetto di diversità come ricchezza e opportunità di crescita, ma anche quello del raggiungimento della completa integrazione nell'intera e generale realtà scolastica, che deve dimostrarsi pronta non solo ad accogliere i ragazzi affetti da spettro autistico, ma anche a incoraggiarli nella propria personale formazione, con un approccio che tenga ben conto delle singole necessità. Sulla paura del 'dopo di noi', manifestazione comune a molti genitori dell'incertezza che gravita intorno al futuro dei ragazzi, si è concentrato l'intervento degli psicoterapeuti, che hanno posto all'attenzione dei presenti la necessità di lottare nella ricerca e nella conquista di tante altre certezze e di autonomia  che possano assorbire e poi definitivamente eliminare la paura, puntando sulla consapevolezza che ''in realtà il 'dopo di noi' è adesso''.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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