Grotte di Monreale, il problema sono gli scarichi fognari, ma il percorso per la fruizione continua
Accurato sopralluogo stamattina degli speleologi per fare tornare le cavità sotterranee al loro antico splendore. LE FOTO
MONREALE, 23 maggio – Ne sapremo di più tra otto giorni, quando gli esperti dell’associazione speleologica “La Taddarite” notificheranno alla Pro Loco di Monreale la relazione tecnica sul sopralluogo effettuato stamattina all’interno delle grotte di piazza Vittorio Emanuele, nei cui antri non si entrava da circa otto anni.
Era stato nell’aprile del 2011, infatti, che l’amministrazione di allora, aveva fatto un tentativo, peraltro timido, di riportare alla fruizione quelle enormi cavità sotterranee, salvo poi fermarsi dopo aver constatato che ci sarebbero state parecchie difficoltà.
Difficoltà che, invero, sono state riscontrate pure stamattina e che devono essere assolutamente superate (sul come ci sarà da discutere) per far sì che le grotte possano diventare meta di visitatori ed amanti delle bellezze naturali.
Prima criticità quella di alcuni scarichi fognari presumibilmente abusivi: Gli speleologi, infatti, hanno constatato la presenza di alcuni rivoli d’acqua dall’odore inconfondibile. Sarà necessario vincere questa (difficile) battaglia se si vorrà che le grotte tornino al loro stato migliore, pronte per ospitare i turisti. L’iniziativa è stata condotta dalla Pro Loco di Monreale, coordinata da Tonino Russo, accolta favorevolmente dall’amministrazione comunale ed è servita, innanzitutto a rendere un po’ più di decoro a quella che comunemente, ormai, viene definita la “piramide” della piazza, cioè quella per nulla gradevole costruzione vitrea e metallica, che copre l’ingresso delle grotte, proprio a pochi passi dal duomo normanno. Da oggi una chiusura di lamiera prenderà il posto dei rottami con i quali veniva inibito l’ingresso alla grotta. Ed è già un seppur piccolo, passo avanti. Nei prossimi giorni, inoltre, i vetri saranno puliti con una idropulitrice.
“Siamo voluti scendere nelle viscere di Monreale perché è bene, anche metaforicamente, ripartire da lì – afferma Tonino Russo. È nostra intenzione esperire tutti i passaggi e tutte le possibilità per rendere fruibile al pubblico questo importante patrimonio naturale di cui purtroppo ad oggi non si ha piena consapevolezza e per cui nessuno aveva nemmeno mosso un dito per eliminare almeno il degrado esterno a tutto visibile. Sono soddisfatto della piena disponibilità dell’assessore Rosanna Giannetto e del sindaco Alberto Arcidiacono che hanno sposato immediatamente il progetto. Un grazie anche all’assessore Pupella per la spirito di collaborazione. A nome mio e della Proloco – conclude Russo – ringrazio l’associazione Le Taddarite e Piero Faraci per il lavoro di ispezione ed esplorazione che hanno svolto e per la rielaborazione dei materiali di indagine che ci consegneranno nei prossimi giorni”.
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