Oggi si celebra San Castrense, patrono della città e dell’arcidiocesi

Le reliquie del Santo furono un dono di nozze del re Guglielmo II

MONREALE, 11 febbraio – Oggi si celebra San Castrense, patrono di Monreale ma anche di tutta l'arcidiocesi. Visse in Africa al tempo della persecuzione dei Vandali, intorno al 440 e morì l’11 febbraio verso la fine del secolo V a Volturno, presso l’attuale Castel Volturno, vicino Caserta.

Della sua vita non conosciamo molto. Si narra che tra i cristiani in carcere per la loro fedeltà a Cristo si trovavano alcuni vescovi, Rosio, Tamaro e Castrense. Mentre aspettavano l’ora del martirio, una luce meravigliosa illuminò la prigione e un angelo a nome del Signore disse: “Ecco il Signore nostro, Gesù Cristo mi manda a voi, perché siano rassicurati i vostri cuori: i vostri persecutori cercheranno di affondarvi nel profondo del mare, ma sappiate che l’Eterno Re a ciascuno di voi ha già preparato una regione in cui voi stessi troverete pace in Gesù Cristo e gli abitanti di quelle parti per mezzo vostro saranno liberati da ogni orrore”.
L’avviso del Cielo si avvero il giorno dopo: tutti i cristiani caricati sopra una grande barca, assai malconcia, furono abbandonati in balia delle onde del mare e dei venti. La barca sebbene in cattive condizioni raggiunse la Campania con tutto l’equipaggio. Castrense si fermò a Volturno, dove svolse il suo apostolato sino il giorno della morte.
Fu ritenuto martire perché raffigurato in alcune pitture, scoperte intorno al 1881 in una grotta a Calvi (Caserta) e risalenti al VII secolo, insieme al martire Prisco.
L'Arcivescovo di Capua, Alfano, che dovette accompagnare la principessa Giovanna, figlia di Re Enrico II d'Inghilterra e sorella di Riccardo "Cuor di leone", a Palermo, portò come dono di nozze al Re Guglielmo II, il corpo di San Castrense senza la testa che è rimasta a Capua. Da allora, la città di Monreale e la Diocesi lo venerano come protettore.

Tra i mosaici della cattedrale, sulla parete della porta centrale, troviamo raffigurato San Castrense con aureola e abito sacro, in atto di compiere due miracoli:la liberazione dell’ ossesso e il salvataggio di una nave con il suo equipaggio. In onore di San Castrense nel 1499, al tempo del Cardinale Giovanni Borgia, alle porte della città di Monreale, fu eretta una chiesa con annesso il monastero di monache benedettine. In essa sull’altare maggiore, sta una pala del Pietro Novelli, raffigurante in alto, la Madonna con il Bambino Gesù, tra gli Angeli, in basso, San Castrense, San Giovanni Battista, San Luigi IX, re di Francia, e San Benedetto da Norcia. Nel 1508 Alfonso Il d’Aragona, Arcivescovo di Monreale, figlio di re Ferdinando, ordinò una fiera della durata di quattro giorni prima e quattro giorni dopo la festa di San Castrenze che allora, in forma solenne si faceva la terza domenica di maggio.

La festa di San Castrense viene celebrata il giorno 11 febbraio.