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Le strade cittadine sono sempre un’emorragia per le casse comunali: donna cade e il tribunale le riconosce 10 mila euro

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Ennesima caduta a causa delle brutte condizioni: stavolta è accaduto in via Di Liberti

MONREALE, 4 giugno – A volte è il basolato, a volte il marciapiede. Cambiando l’ordine dei fattori, però, come vuole una vecchia regola matematica, il prodotto non cambia: i cittadini cadono, si fanno male e il comune paga.

Il copione sembra già scritto ed a questo siamo ormai tutti abituati. Stavolta parliamo del ruzzolone di L.S. una donna, oggi 65enne, che la mattina del 20 novembre del 2020, mentre si recava nella scuola Veneziano-Novelli, percorrendo via Di Liberti, poco distante poche decine di metri dal plesso scolastico, metteva un piede su una crepa del marciapiede, cadendo per terra e sbattendo violentemente la spalla al suolo.

La donna veniva soccorsa da una conoscente, che passava da lì nello stesso momento, che la faceva rialzare e la faceva applicare del ghiaccio. Poi, però, nel pomeriggio i dolori aumentavano fino a quando giungeva la sentenza diagnostica dell’ospedale Ingrassia di Palermo: “Frattura pluriframmentaria ingranata del collo anatomico dell’omero”.

La donna, che faceva causa al comune, assistita dall’avvocato Francesco Pepe, si vedeva dare ragione dal tribunale di Palermo, dal giudice onorario Adriana Pandolfo, appartenente alla terza sezione civile, che al termine di una dettagliata fase dibattimentale, condannava il comune di Monreale al pagamento di poco meno di ottomila euro nei confronti della donna, più interessi, aggiungendo a questa cifra il pagamento di poco meno di 2000 euro per spese di lite.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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