Pasqua, festoso “passaggio” di primavera

Per gli la Pasqua ebrei era la liberazione dall'Egitto

La parola “Pasqua”, di derivazione ebraica, viene messa in rapporto dalla tradizione biblica con il verbo pāsah “passare oltre” , a commemorazione del “passare oltre” del Dio d’Israele, che nella notte dell’uccisione dei primogeniti egiziani, risparmiò quelli ebrei, passando oltre, appunto, la soglia delle loro case contrassegnate dal sangue dell’agnello.

Ripensando al Natale...

Le preghiere e le canzoni del periodo natalizio delle nostre nonne

Le strade affollate, le vetrine scintillanti, il caos dei negozi e delle autovetture, la fretta degli ultimi acquisti, i preparativi di pranzi e cene particolari, gli addobbi e l'illuminazione delle case e delle strade fanno parte sempre più delle abitudini natalizie, sono di rigore, guai se non ci fossero, non ci sembrerebbe Natale. Il popolo nei secoli ha inventato le sue orazioni e la preghiera popolare semplice, ingenua, spontanea, si è tramandata per generazioni, esprimendo la devozione ed il fervore religioso spesso in forme sgrammaticate o illogiche, ma certamente autentiche.

Quante volte l’abbiamo detto (o ascoltato)!... - IV puntata -

Colpe, punizioni e pretese educative

La vita non è facile, si sa, e la natura umana non é perfetta; le colpe, gli errori riempiono la storia e richiamano punizioni. Il problema educativo si impone e ciascun educatore cerca di risolverlo a modo suo. Nelle locuzioni e nei proverbi antichi, assolutamente fuori dalla psicologia di oggi, colgo una severità e talvolta una forma di violenza più o meno trattenuta che conosco perché sto osservando il mondo da molto tempo (antica sono pure io) e che condivido parzialmente, pur riconoscendone la fondamentale ed amara verità di contenuto.

Quante volte l’abbiamo detto (o ascoltato)!... - III puntata -

Tra disavventure, avversità e... cose turche

Contrarietà, dispiaceri, guai e seccature farciscono la vita di tutti in maggiore o minore misura. Ci sono periodi, poi, in cui sembra che tutte le forze negative si coalizzino contro alcuni malcapitati, ma, a ben guardare, ci si rende conto che nessun momento dell’esistenza è del tutto privo di qualche aspetto sgradevole: il dolce e l’amaro spesso coesistono in modo singolare e noi diciamo filosoficamente: “È la vita!”.

Commemorazione dei defunti: ovverosia la "Festa dei morti"

Ricordi e tradizioni di una festa quasi desueta, ma sempre suggestiva

L’espressione “Festa dei morti” può suonare contraddittoria e irriverente a chi la considera solo dal punto di vista logico, ma gli abitanti della Sicilia sanno bene che questa triste ricorrenza è celebrata in modo del tutto insolito e trasformata in una giornata di festa, appunto, attesissima dai bambini che riceveranno doni e dolci dai genitori, i quali li faranno passare come un regalo affettuoso dei parenti defunti.

Quante volte l’abbiamo detto (o ascoltato)!... - II puntata -

Le metafore del nostro linguaggio quotidiano

Le locuzioni di questa puntata sono sostanzialmente dei paragoni, delle somiglianze e dunque delle metafore che trasferiscono in ambito semantico differente i significati primari. Ma la metafora, si sa, è la regina delle figure retoriche e se ne fanno di più in una giornata di mercato, tra il cicaleccio degli avventori, che in un trattato di retorica, tra la spocchia dei sapientoni o gli sbadigli degli studenti.

Avventuriamoci:

Quante volte l’abbiamo detto (o ascoltato)!...

Una... "carrettata" di vecchi detti popolari

La lingua siciliana è ricca di espressioni figurate o colorite che aiutano a rendere appieno il pensiero con sfumature talvolta intraducibili nella corrispondente locuzione italiana. Quelle che propongo riguardano l’ambito della laboriosità, della solerzia o dell’indolenza. Nascono da riflessione antica sull’affannarsi degli uomini per raggiungere uno scopo o sul loro tentativo di sfuggire all’attività e all’impegno: atteggiamenti antitetici, ma compresenti in tutte le epoche, le società, i gruppi, le famiglie e talvolta… le persone! Chi è senza peccato…