La magia dei Pupi e le fantastiche avventure per i bambini della scuola dell’infanzia Santa Teresa

Un Natale all’insegna delle nostre tradizioni, con la compagnia dell’Opera dei Pupi “Brigliadoro” di Salvatore Bumbello

MONREALE, 12 dicembre - L’infanzia di Orlando e le sue gesta, la giostra tra i cavalieri saraceni e i pupi in paggio del teatro popolare siciliano con le divertenti farsette comiche di Nofrio e Virticchio, ecco cosa riserverà, in prossimità delle festività natalizie, l’offerta formativa rivolta ai piccoli studenti dell’Istituto monrealese gestito da Concetta Renda.

Giovedì 15 dicembre alle ore 10, nei locali dell’istituto paritario Santa Teresa del Bambino Gesù, la Compagnia “Brigliadoro” di Salvatore Bumbello, con la collaborazione di Benedetto Rossi metterà in scena le avventure di Orlandino, grazie alla generosità della titolare Concetta Renda, alla quale si deve questo momento di intrattenimento teatrale.
I bambini avranno l’occasione di conoscere i numerosi personaggi dell’Opera dei Pupi e in particolare il più famoso paladino della corte di Carlo Magno, Orlando nipote dell’imperatore e figlio della sorella Berta e di Milone valoroso cavaliere, i quali fuggiti da Parigi troveranno riparo in Italia.

Orlando, che come vuole la tradizione nacque in una grotta a Sutri nel Lazio, sin da piccolo si prenderà cura della madre e proprio mentre è in cerca di cibo per entrambi improvvisamente s'imbatterà in un terribile serpente, che affronterà con indomito coraggio.
Sin dalla fanciullezza Orlando si distinse per il suo temperamento ribelle e coraggioso, vincendo la resistenza della madre parteciperà ad una giostra tra cavalieri diventando il capo dei giovani di Sutri.
Lo spettacolo sarà introdotto dai soliti Nofrio e Virticchio, famosi personaggi del teatro popolare, che completeranno lo spettacolo con una divertente farsetta comica in dialetto siciliano.
Patrimonio orale e immateriale dell’umanità, l’opera dei pupi grazie alla sua unicità e alla particolare messa in scena, riesce ancora oggi a coinvolgere gli spettatori, attraverso un linguaggio che varia, poiché è privo di un copione scritto, che rende la rappresentazione sempre nuova e originale.

L’opera dei pupi, oltre a raccontare le affascinanti storie di Orlando, Rinaldo, Carlo Magno, Angelica e dei feroci saraceni, comprende anche le famose e divertenti farsette comiche, che chiudono gli spettacoli tratte dalle cosiddette vastasate tanto in voga tra la fine del ‘700 e gli inizi dell’800, che rappresentano l’aspetto più giocoso e colorito degli spettacoli.
Nofrio, Virticchio, compare Martino, il barone Tartaglia, Tistuzza e le due comari Rusidda e Finuzza sono i personaggi più popolari delle farsette, identificabili con i facchini, gli scaricatori di porto, tanto famosi e amati dal “popolino” che si divertiva con le esilaranti vicende.
Storie e personaggi di un tempo passato, che come vuole l’Unesco tornano più attuali che mai.
“Le avventure di Orlandino e le classiche farsette proposte dalla compagnia Brigliadoro - dice Benedetto Rossi - sicuramente riscontreranno il favore dei piccoli spettatori, che potranno divertirsi con le esilaranti gag dei pupi in paggio, grazie anche alla capacità del maestro Bumbello - continua Benedetto Rossi - di interagire e coinvolgere i giovanissimi studenti.
Al termine dello spettacolo il maestro Bumbello eseguirà una dimostrazione della tecnica di manovra dei famosi paladini e tante altre interessanti sorprese sul mondo delle marionette.”

“L’iniziativa promossa da Benedetto Rossi e dall’Associazione “Brigliadoro” del puparo Salvatore Bumbello – dice la titolare della scuola dell’infanzia Santa Teresa, Concetta Renda – riscontrerà sicuramente una positiva accoglienza tra i nostri alunni, poiché le attività di drammatizzazione teatrale e in particolare l’opera dei pupi, si collocano tra le proposte di ampliamento dell’offerta formativa”.
“La nostra istituzione scolastica – continua la titolare – si apre al territorio accogliendo le proposte che da esso provengono, in continuità con iniziative educative finalizzate alla conoscenza delle nostre tradizioni culturali e popolari.”