fumetto di Stefano Gorgone
Carissimo direttore,
“vorrei raccomandarvi una cosa sola: che amiate quello che io pazzamente ho amato per tutta la vita: i bambini poveri, sofferenti, orfani ed abbandonati”.
Così scrisse nel suo testamento spirituale Padre Clemente Giadone, fondatore negli anni sessanta della Casa del Sorriso nel convento della Casa Santa. Nel corso degli ultimi decenni il successore Padre Francesco Biondolillo si è assunto il difficile compito di realizzare il sogno di Padre Clemente. Con stile semplice e pieno di fervore ha provveduto a migliorare notevolmente la struttura, a consolidare il rapporto di collaborazione con la comunità monrealese e con le istituzioni del territorio.
Proprio in occasione del 50esimo anniversario di sacerdozio di Padre Francesco Biondolillo, la Casa del sorriso darà vita nei giorni 20-25 novembre e 5 dicembre ad un intenso programma di eventi, iniziative, con il coinvolgimento di personalità del mondo culturale, accademico e politico regionale e nazionale e delle autorità civili, militari e religiose, tra cui il nostro arcivescovo monsignor Gualtiero Isacchi. Saranno tre giornate di riflessione, di approfondimento, di confronto su tematiche quali la legalità, la qualità dell’offerta formativa, la centralità della famiglia nella vita dei minori.
Nel corso degli anni ho potuto sperimentare personalmente la preziosa opera svolta dalla Casa del Sorriso a favore dei minori a rischio di devianza sociale e l’efficacia dell’azione educativa rivolta a “tirare fuori” il positivo che ciascun ragazzo ha in sé. E’ stato un lavoro formativo finalizzato a sviluppare il senso di responsabilità, ad istruire ma soprattutto a sapere essere, nella convinzione che, come affermava don Milani, nessuno può diventare libero se non ha la conoscenza.
Mi piace ricordare qui il progetto “La legalità corre sulle ali di un pallone” realizzato tra la Casa del Sorriso, la scuola “Pietro Novelli” e l’Arma dei carabinieri di Monreale. Il gioco del calcio è stato inteso come strategia per fare conoscere agli alunni l’importanza delle regole, per fare comprendere e condannare comportamenti illeciti e dannosi.
È stato un importante lavoro sinergico tra le istituzioni del territorio, un invito a cercare soluzioni adeguate per la formazione di coscienze responsabili. Una storia educativa lunga più di 60 anni che la Casa del Sorriso ricorda con tre giornate dense di appuntamenti dedicate a fare memoria ma anche a guardare al futuro.