Il coraggio di un Papa ''scomodo''

fumetto di Mirella Fedele

Caro Direttore,
a seguito dei feroci attacchi a Papa Francesco, ma anche delle lodevoli note di difesa nei Suoi confronti, mirabilmente orchestrate da quanti, come me, hanno avuto il " privilegio", nonché l'onore di incontrarlo e di interloquire con Lui, anche la mia coscienza si sente interpellata e provocata dalle pericolose insidie che si stanno manifestando, in modo esponenziale, all'interno del Vaticano e fuori le mura, contro di Lui, investendo ambiti come quello della politica, della cultura, dell'economia, in particolare della religione, dinanzi ai quali Sua Santità Francesco si mostra come un "Papa scomodo".

Mi unisco, pertanto, alle riflessioni di don Enzo Bellante, dell'avvocato Mimmo Rizzuto e di quanti, dopo di me, vorranno dare voce corale alla propria disapprovazione in merito a queste vicende che Lo coinvolgono ingiustamente e immeritatamente. Ora, desidero premettere la domanda su cui convergono queste mie riflessioni: "cosa vuol dire essere scomodi?".
Una persona "scomoda" è chi aderisce ad un stile di vita caratterizzato dalla ricerca della verità' a tutti i costi, dalla criticità contro quell'opacità tipica del pensiero omologante, del pensiero unico. Una "persona scomoda" si distingue per la trasparenza, per il rifiuto di sottomettersi a strategie di azione decise altrove, per il rifiuto di ridurre se stessa a mero esecutore di ordini, per la capacità di correre il rischio di rimanere soli, per la capacità di guardare gli altri nella profondità del loro sguardo e, infine, per il coraggio di andare avanti e camminare "a testa alta". Papa Francesco mostra di incarnare, nel nostro tempo, questa dimensione di vita piuttosto rara, ma proprio per questo prezioso talento per vivere fino in fondo e, sulla scia di Cristo Gesù, il Magistero della Chiesa. Del Santo Padre apprezziamo la coerenza che lo spinge a lottare contro gli occulti integralismi dello stesso cattolicesimo e, più in generale, di qualsiasi credo religioso.

Apprezziamo la sua profonda umanità che lo mette in ascolto della parola inespressa, del volto sofferente, della persona malata e povera contro le lobbies di quel potere politico-economico, che si ispirano alla logica del profitto, della sopraffazione, dell'interesse affaristico, espresso oggi da un capitalismo sfrenato che lascia nella povertà il Sud del mondo, ossia quelle "periferie" cui Papa Francesco esprime costantemente la Sua prossimità. Noi apprezziamo sensibilmente questa "scomodità" di Papa Francesco che ha scelto di porsi oggi come nuovo funzionario dell'umanità, ritrovando nella pienezza del Vangelo il coraggio, la forza e l'amore che Cristo ci ha donato.
Personalmente, in qualità di donna, di madre, di professionista e di cristiana, ritengo di non potermi esimere dall'esprimere il mio ringraziamento al Signore per averci donato Papa Francesco e a Lui rivolgo il mio augurio che la speranza, la forza e il coraggio possa accompagnarlo nell'esercizio pastorale. Grazie Papa Francesco!