La Provvidenza Divina salverà tutti i Sud poveri del nostro pianeta

fumetto di Salvino Caputo

Nell’articolo odierno mi atterrò ai postulati della mia fede cristiana e renderò un omaggio stratosferico all’immenso Alessandro Manzoni che ci ha plasmati in tema di “Provvidenza Divina” mille spanne in più delle pastorali e dei messaggi stancanti di una Chiesa che non riesce a sanare i suoi conflitti di casta ed ha messo in minoranza il candido Francesco Bergoglio sull’Amazzonia, il matrimonio dei preti ed il diaconato delle donne.

Ha detto, a caratteri cubitali, il nostro Papa argentino: Quando pensiamo al ruolo della donna nella chiesa, pensiamo solo alla sua parte funzionale, ma il suo compito va molto oltre la funzionalità. La donna ha un ruolo infinito nella trasmissione della fede e della cultura. Condivido e sottoscrivo questo pensiero profondo di Papa Francesco, perché la cultura e la diffusione della fede non sono una prerogativa dell’uomo. Mi auguro che nel tempo che verrà, se ci sarà tempo ancora, vedere e condividere tante donne celebrare messa, predicare ed occupare gli scranni più alti di questa chiesa, governata da vecchi cardinali e monsignori. Mi auguro, per la sopravvivenza della Chiesa, che il prossimo Papa sia una Papessa bella, colta ed incantevole. Federico Borromeo, cardinale e arcivescovo di Milano dal 1595 era coltissimo, intriso di fede in Dio fino al midollo, mistico, ricolmo di carità cristiana e scoppiettante di fede in Dio oltre ogni limite.

Nei Promessi Sposi del grande Alessandro Manzoni, Federico Borromeo ricopre il ruolo di personaggio autorevole della Chiesa ed il ruolo di fonte, punto di riferimento per Manzoni. Federico è rappresentato come un prelato coltissimo, pastore zelante e scrutatore dell’animo umano, eruditissimo in tema di conoscenza teologica, superlativo nel suo insegnamento della dottrina divina ai poveri, esperto nella cura dei sofferenti. Federico ha simboleggiato per Manzoni, il vero Cristianesimo puro, temperato, evangelico; il bellissimo Borromeo ha trascurato il fasto nella sua vita ed ha sempre cercato di comprendere passioni e condizioni umane con una pazienza meditativa, maestosa e senza limiti. Quando il cardinale incontrò il povero Don Abbondio, un gretto curato di provincia, rimase inebetito per la mediocrità, l’assoluta mancanza di fede e la vigliaccheria del prete furbastro. Durante la processione a Milano, Federico Borromeo sfora il Parnaso della fede e della massima concentrazione, nella sua preghiera rivolta al Padre Celeste per chiedere l’intervento della “Provvidenza Divina” al fine di scacciare via la maledetta peste che mieteva migliaia di vittime quotidianamente. Mi auguro che la Provvidenza del nostro Dio ci salvi tutti dal COVID-19.
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