PALERMO, 7 gennaio – L’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, Vittorio Sgarbi qualche giorno fa, durante una trasmissione televisiva, parlando della Venere di Morgantina, prestigioso reperto archeologico, disse che sarebbe opportuno uscisse fuori dalla Sicilia per essere esposta a Roma, considerata la scarsa affluenza di visitatori del Museo di Aidone, luogo dove attualmente è visitabile.
PALERMO, 28 dicembre – Ai dipendenti dell'Assemblea Regionale Siciliana è applicato un contratto collettivo di lavoro totalmente differente dal contratto collettivo di lavoro applicato ai dipendenti dell'amministrazione della Regione Siciliana.
PALERMO, 16 agosto Un articolo apparso ieri, 15 agosto, su Repubblica Palermo, dal titolo “E se il problema della Sicilia fossero i siciliani e non l’autonomismo?”, a firma di Francesco Palazzo, pone a tutti noi una domanda di non poco conto in vista delle elezioni regionali del prossimo 5 novembre. La domanda è la seguente: “ma possibile che da tutto il resto della società siciliana nulla arrivi in termini di analisi, strategie, proposte, programmi e nomi?”.
MONREALE, 9 agosto – Le elezioni regionali sono ormai alle porte. Il voto è un atto relativamente semplice, ma anche un atto che traduce con immediatezza le preferenze dei singoli elettori. Con il voto gli elettori esprimono preferenze di grande importanza, il candidato che dovrà essere eletto, ovvero il governo che dovrà essere insediato. I cittadini siciliani il 5 novembre saranno chiamati a eleggere il presidente e la coalizione che dovrà governare in Sicilia nei prossimi cinque anni.
PALERMO, 3 agosto – Leggo sempre gli articoli che codesta testata pubblica, a firma di Michele D’Amico, aventi come oggetto i Beni culturali e i problemi legati alla loro gestione, nell’ambito della Regione Siciliana (leggi qui l'articolo). Nel leggerli trovo argomentazioni equilibrate, stimolanti e meritevoli di attenzione. Per una volta tuttavia ritengo di dover fornire alcune considerazioni a margine dell’ultimo articolo ‘Beni culturali: cronaca di un declino annunciato’ consegnato al web il 17 luglio scorso.
Le molteplici funzioni di un qualsiasi museo, conservazione e gestione delle collezioni, accesso e servizi al pubblico, sicurezza, ricerca, didattica, possono essere svolte solo a condizione che esso disponga, innanzitutto, di personale qualificato.
Verrà Madonna? Arriverà George Clooney? Ci sarà anche Brad Pitt? Ha fatto bene il sindaco a cedere la piazza? Perché non sono stati invitati tutti gli assessori? E’ stata svenduta la dignità dei monrealesi? Monreale verrà conosciuta a livello internazionale? Ci sarà una ricaduta economica? Ecco alcuni degli interrogativi che hanno preceduto e accompagnato, quasi come un tormentone, l’evento della sfilata di moda di Dolce e Gabbana.
Dal 23 dicembre 2016 tutte le amministrazioni pubbliche, centrali e locali (comprese società controllate e partecipate, enti, aziende, fondazioni, ecc.), si sarebbero dovute uniformare, senza ulteriori rinvii, alle nuove regole sulla trasparenza contenute nel decreto Foia (Freedom of information act). Lo hanno fatto? Si, però, come avviene sempre, all’italiana: “teoricamente” ma non concretamente.
Poco più di un paio di settimane fa, prendendo spunto da un recente studio dell'Istat, datato 19 dicembre 2016, riguardante i musei, le aree archeologiche e i monumenti in Italia, scrissi che sul territorio nazionale, la proporzione del numero dei dipendenti occupati nel settore dei beni culturali è pari a 1 ogni 2.400 visitatori. In Sicilia tale proporzione è di 1 ogni 2.930 visitatori. Sembra un dato banale ma a guardare bene, banale non è affatto.
Dopo avere partecipato alla trasmissione “l'Arena”, argomento “i beni culturali siciliani”, ho deciso di leggere i commenti che tanti telespettatori hanno inviato nel corso della trasmissione. Leggere i commenti fornisce l'occasione per conoscere le opinioni di uomini e donne che lavorano nel settore dei beni culturali ma anche di chi nulla ha a che vedere con questo ambito.