Il trionfo machiavellico della ragion di Stato nella politica italiana

fumetto di Salvino Caputo

Ho intenzionalmente voluto insignire con il titolo di questo articolo, un surplace pericoloso della politica italiana del terzo millennio. La crisi del Governo giallo-verde mi ha imposto una solenne riflessione sulle conseguenze scellerate del voto ad ottobre prossimo venturo per ragioni politiche della Lega di mister Salvini, legate al suo piccolo punto di vista politico, ai sondaggi statistici ed alla sua visione dell’Europa e degli Stati Uniti d’Europa.

Al mister leghista non sta a cuore la drammatica condizione economica degli Italiani, la disoccupazione giovanile, la messa in sicurezza del territorio italiano, l’eventuale aumento dell’Iva in assenza di un DPEF e la scontatissima patrimoniale che avrebbe devastato i risparmi delle nostre famiglie. Mister Leghista ha voluto quota 100 per mettere in crisi i conti dell’INPS, la TAV, la pedemontana per il suo Nord capitalista. I Pentastellati del Movimento 5 Stelle lo hanno stoppato di brutto ed aperto la crisi del governo giallo-verde. Apriti cielo! Tutti i giornalisti italiani a gridare che il “Re è Nudo” nello scenario di un accordo di Governo e risoluzione della crisi politica, tra il PD ed il Movimento 5 Stelle. Ho letto con pazienza e quotidianamente tutta la stampa italiana e seguìto scrupolosamente i social network italiani ed alla fine del film ho sussurrato a me stesso: i giornalisti italiani, tranne pochissime testate, Corriere della Sera del direttore Luciano Fontana, La Repubblica al 50% , Fatto Quotidiano al 50%, si sono intestati la soluzione della crisi, favorevoli al voto subito. Non finirò mai di predicare e volere fortemente la terzietà della stampa, nella politica mondiale.
La Stampa ha dismesso il suo governo di “Quarto Potere” e deve soltanto difendere le infrazioni alle Costituzioni degli Stati Mondiali, denunziando le corruzioni, il malaffare, le mafie, le tirannidi, le persecuzioni, le ingiustizie sociali, i degradi ecologici e le scelte dispotiche dei governi mondiali. Nella giornata odierna del 28 agosto 2019, sicuramente sarà definitivo l’accordo tra PD e 5 Stelle. Sarà cura del nostro amatissimo Presidente della Repubblica, definire nei prossimi giorni l’assegnazione dei ministeri e dei nuovi ministri. L’avvocato Giuseppe Conte resterà in carica come leader del nuovo inedito governo italiano. Per chiosare il mio dirimpettaio “Garzone Fiorentino” ovvero Matteo Renzi, penso che Matteo Nazionale ci farà votare a giugno del 2020, mettendo in campo il suo nuovo partito politico fuori dal PD, tentando di ritornare al timone del nuovo governo che verrà, se ci sarà ancora un governo italiano.
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