
Appuntamento giovedì 24 ottobre al ristorante “La Macina”: i sapori di casa nostra con le gesta dei paladini di Carlo Magno
MONREALE, 17 ottobre – Un luogo antico e suggestivo, nel cuore del quartiere Carmine, nella via Duca Degli Abruzzi, 9 un tempo non molto lontano accoglieva un frantoio tra i più conosciuti di Monreale, dove i nostri coltivatori vi portavano le olive e l’uva raccolti nelle vicine campagne per l’estrazione dell’olio e del vino.
Voci festanti di bambini incuriositi dalla lavorazione e trasformazione delle colture e il profumo che inebriava la strada facevano di questo posto uno tra i più frequentati del paese.
Un’antica macina non più attiva, che conserva ancora il suo fascino, oggi trasformata in un raffinato ristorante- pizzeria, “La Macina” da cui prende il nome, si fa promotrice di un un’iniziativa culturale e gastronomica dall’invitante titolo “A Cena con i Pupi”.
L’iniziativa nasce da un’idea di Benedetto Rossi - che da tempo sostiene con il proprio impegno la tradizione dei pupi siciliani attraverso la memoria del padre Enzo Rossi puparo e oprante - e dallo stesso titolare Filippo Balsano e ha l’intento di coniugare gusto, sapori e colori della nostra cucina siciliana con la tradizione dell’Opera dei Pupi.
La formula narrativa è affidata all’estro e alla maestria del noto puparo Salvo Bumbello e della sua compagnia dell’Opera dei Pupi “Brigliadoro”, che dopo il successo riscosso per la Notte Bianca Unesco dello scorso 28 settembre ritorna a raccontare di Orlando e Rinaldo per gli ospiti de “La Macina”.
Puparo e manianti si muoveranno tra i tavoli dei conviviali, che avranno la possibilità di appagare il proprio palato con le prelibatezze preparate con cura dai cuochi e nello stesso tempo avranno l’occasione di apprezzare e ammirare i pupi e le loro avventure insieme alle farsette comiche di ‘Nofrio e Virticchio, che divertiranno i convenuti al banchetto.
Cultura gastronomica e tradizione, un itinerario narrativo e sensoriale unico e innovativo di vivere il ristorante, in un luogo antico e ricco di storia, che mira a far interagire cibo e tradizione dei pupi siciliani.
Il menù proposto ripercorre la cultura gastronomica tradizionale, che affonda le sue radici nelle varie dominazioni, che nei secoli si sono succedute, i cui popoli hanno lasciato una traccia con caratteristiche ben definite. Le olive scacciate e aromatizzate, le varietà di formaggi tipici siciliani quali u cannistratu, u primintiu, e u primusali, la caponata ri mulinciani e capperi, alcuni degli antipasti proposti.
Il pane di Murriali e la pasta fresca dello chef La Macina non possono mancare a tavola perché rivestono una grande importanza nella cucina siciliana, decantatati nella dieta mediterranea sono spesso un piatto principale e unico. Tra i secondi piatti i bruciuluna ri carni ‘nto sucu e i bruciuluna ri cutini i maiali, accompagnati da un buon vino rosso, le insalate alla palermitana cu mussu e u carcagnolu e a ‘nzalata siciliana c’arance, l’arenga e a cipudda, alcune delle prelibatezze del menù; un tripudio di gusti e sapori antichi, una delizia per gli occhi e per palato.
Storia, arte e natura, tradizioni millenarie come le storie raccontate nell’opera dei pupi e l’autenticità della tradizionale cucina mediterranea, espressione di genuinità e fantasia. Un viaggio attraverso il cibo e il linguaggio universale dell’Opera dei Pupi; un insuperabile varietà di profumi, suoni e fantasie capace di sodisfare tutti i gusti e di allietare la vista e lo spirito.
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