Acquisiti nuovi documenti: due acquerelli e due studi sul duomo normanno
MONREALE, 14 luglio – Si arricchisce da oggi il patrimonio archivistico e documentario della cattedrale di Monreale. Sono stati infatti recentemente acquisiti quattro importanti documenti, in particolare due acquerelli e due studi sul duomo di grande valore, poiché si tratta di pezzi unici che testimoniano lo stato del duomo di Monreale in diverse epoche storiche e risalenti alla prima metà dell’Ottocento.
Il primo acquerello è di Philippe Benoist e raffigura l’interno della cattedrale in una rappresentazione ricca di particolari; il secondo, invece, attribuito a Leon Colin è una rappresentazione ideale dell’ambone della basilica di Monreale probabilmente composto sulla base di documenti molto antichi. Per quanto riguarda i due studi, tra i nuovi documenti acquisiti, figurano una pianta della cattedrale di Monreale sicuramente molto più antica del 1811 che raffigura ancora i tre gradini per accedere al presbiterio e il solo trono regale.
Infine l’ultima è sicuramente la testimonianza più interessante perché riporta uno studio sulla struttura del soffitto del duomo di Monreale in relazione al rifacimento del tetto in seguito all’incendio del 1811 che portò ai successivi lavori di ripristino finiti nel 1837. Quest’ultimo studio d’autore anonimo appare molto particolare perché riproduce in disegno negli spazi laterali alcuni moduli strutturali di composizione del tetto e al centro contiene una rappresentazione pittorica del tetto con particolari in oro che la rendono davvero unica e preziosa. Quest’ultimo documento costituisce sicuramente un’interessante testimonianza dell’importanza architettonica del duomo, ma apre anche una nuova pista di ricerca per la sua unicità.
Tutti questi documenti rivelano ancora una volta l’unicità della cattedrale di Monreale che nei secoli ha appassionato artisti, ma anche studiosi producendo una grande mole di testimonianze che ancora oggi rappresentano per noi fonti davvero salienti per ricostruirne la storia in tutte le varie fasi storiche. Grazie all’impegno dell’arciprete della cattedrale, don Nicola Gaglio, è stato così possibile conoscere queste nuove e importanti fonti che sicuramente nei prossimi mesi, saranno approfondite da esperti e mostrate al pubblico.