Giovedì Santo, il rito della lavanda dei piedi nella la messa ''in coena Domini''

Presieduta dall’arcivescovo di Monreale, monsignor Gualtiero Isacchi, in cattedrale

MONREALE, 7 aprile – Si è svolta in cattedrale ieri sera la celebrazione “in coena Domini”, presieduta per la prima volta dall’arcivescovo Gualtiero Isacchi con la tradizionale “lavanda dei piedi”.

La solennità apre il triduo pasquale che stasera proseguirà con la Passione e ricorda l’istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio ministeriale.
“L’ amore di Cristo – ha affermato monsignor Isacchi – si è realizzato attraverso il gesto della lavanda dei piedi. Cristo che si è abbassato per dimostrare il suo amore, dando l’esempio. Per questo dobbiamo lavarci i piedi l’uno con l’altro e con amore e misericordia.”
Alla fine della celebrazione, l’Eucarestia è stata portata dall’arcivescovo in processione presso l’altare della deposizione, nel transetto sinistro della cattedrale, seguito dai sacerdoti, i bambini del catechismo e i fedeli.