Celebrata dall’arcivescovo Gualtiero Isacchi una messa in suffragio del re e degli arcivescovi
MONREALE, 4 novembre – È stata officiata ieri sera dall’arcivescovo di Monreale, monsignor Gualtiero Isacchi, all’interno del duomo di Monreale, la tradizionale messa in suffragio di re Guglielmo II e degli arcivescovi monrealesi scomparsi.
Dopo la morte del re normanno passato alla storia come ''re buono'', la Chiesa di Monreale e gli arcivescovi hanno sempre ricordato la scomparsa del re, cui si deve la fondazione e l’edificazione della cattedrale. Discendente della dinastia normanna, Guglielmo II non ebbe figli dalla moglie Giovanna d’Inghilterra. Ciò lo costrinse ad acconsentire al matrimonio fra la zia Costanza, nata da Ruggero II, ed Enrico VI di Svevia, stabilendo così la fine della stirpe normanna e l'arrivo degli Svevi in Sicilia.
Ieri sera, al termine della celebrazione eucaristica, l'arcivescovo Gualtiero Isacchi ha effettuato prima la tradizionale benedizione della tomba degli arcivescovi monrealesi scomparsi, presso la cripta moderna nella quale riposano alcuni arcivescovi, fra cui Corrado Mingo, Salvatore Cassisa, Giovanni Roano, Vitaliano Visconti, Benedetto Balsamo e Benedetto D'acquisto. Successivamente, dopo aver recitato una preghiera in suffragio di Guglielmo II, monsignor Isacchi ne ha asperso la tomba.
Il sarcofago del re, di marmo bianco, fu realizzato su richiesta dell'arcivescovo Ludovico I Torres. Subito dopo la morte, infatti, il corpo del re fu posto a terra sotto la tomba del padre. Fu proprio Ludovico Torres ad ordinare che fosse riposto nel sarcofago che fece costruire per lui.