Il cardinale Parolin estasiato dalla bellezza della cattedrale normanna. “Me lo aveva detto Benedetto XVI”
MONREALE, 26 aprile – E’ stata una mattinata intensa quella vissuta oggi a Monreale dal cardinale Pietro Parolin, segretario di stato Vaticano che oggi, con inizio alle ore 17, presiederà la celebrazione solenne con cui la Chiesa di Monreale ricorda il 750° anniversario delle dedicazione della cattedrale.
Di mattina intorno alle 10.30, accompagnato da Don Nicola Gaglio, ha visitato il Duomo di Monreale e il museo, quindi spostamento, assieme al vescovo, al monastero delle Carmelitane di Giacalone, per poi pranzare con i seminaristi nei locali del seminario arcivescovile. Incontrando i giornalisti, alla presenza dell’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, il cardinale Parolin, stretto collaboratore di papa Francesco, ha parlato di tanti temi, non potendo omettere, ovviamente, quello della bellezza del duomo monrealese, non nuovo ad ospitare prestigiosi porporati che hanno fatti visita allo splendido monumento normanno. "Voi siete abituati ai cardinali – ha detto Parolin - Benedetto XVI mi aveva parlato della bellezza della cattedrale come di un pezzo di Paradiso”.
Poi, rispondendo alla domanda sull’ormai prossimo anniversario dell'anatema di Agrigento alla mafia (25 anni fa, lanciato da Giovanni Paolo II, in occasione di una sua visita in Sicilia, ndr), il segretario di stato Vaticano ha risposto: "Gli anniversari servono a rinnovare l'impegno della Chiesa contro la mafia, una lotta in cui sono necessarie le sanzioni ma anche la trasmissione del messaggio che vale la pena vivere secondo le regole della legalità”.
Il cardinale Parolin, infine, ha fatto riferimento alla Misericordia di Papa Francesco: "Un messaggio perenne della Chiesa che Papa Francesco ha accentuato. Ha incontrato resistenze, ma pensiamo a Gesù quante ne incontrò al punto da finire in croce. Comunque colgo nelle chiese locali un impegno serio a tradurre tale messaggio in concretezza”.