Piana degli Albanesi, conclusa l’inchiesta diocesana sulla canonizzazione di Giorgio Guzzetta
Fu il fondatore di un seminario greco-albanese a Palermo nel 1734
PIANA DEGLI ALBANESI, 24 Si è conclusa l’inchiesta diocesana sulla fama di santità di padre Giorgio Guzzetta, fondatore nel 1734 di un seminario greco-albanese a Palermo.
“La documentazione e le testimonianze raccolte – spiega il vescovo Giorgio Demetrio Gallaro - saranno portate a Roma per la “fase romana” della Causa. Che prevede l’elaborazione di una Positio per permettere alle Commissioni degli Storici, dei Teologi e poi di Vescovi e Cardinali di esprimere il loro giudizio per giungere, si spera, al Decreto di Venerabilità da parte di Papa Francesco. È stato compiuto, pertanto, un passo importante che farà conoscere meglio la grandezza di questo uomo divenuto con la sua opera l’Apostolo dei siculo-albanesi”.
La scheda biografica di padre Giorgio Guzzetta, a cura dell'Eparchia di Piana degli Albanesi
Il Servo di Dio Giorgio Guzzetta, nato nell’allora Piana dei Greci, attuale Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, il 23 aprile 1682, entrò nel seminario dell’Arcidiocesi di Monreale, da cui dipendeva ecclesiasticamente Piana come la maggior parte delle colonie di albanesi che, nel corso del XV-XVI secolo, erano sorte in Sicilia.
Giorgio, dopo aver compiuto gli studi previsti all’epoca, conseguì il dottorato in Teologia a Monreale. L’Arcivescovo Francesco del Giudice (1647-1725) lo trattenne in curia come traduttore di greco classico. Il 15 dicembre 1706 il Guzzetta entrò nella Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri in Palermo e il 22 dicembre 1707 fu ordinato sacerdote. Dopo un periodo dedicato alla predicazione, all’esercizio del ministero della Confessione e alla direzione spirituale, nel 1716 pensò di aiutare apostolicamente la sua terra fondando la Congregazione dell’Oratorio di Piana con sacerdoti celibi di rito greco che si sarebbero dovuti dedicare all’istruzione e alla formazione della gioventù.
Nel 1734 riuscì a realizzare un sogno avuto fin dagli anni dell’adolescenza: la fondazione di un seminario greco-albanese a Palermo in cui i futuri sacerdoti delle colonie siculo-albanesi, fino ad allora costretti a frequentare i seminari latini della Sicilia, potessero essere istruiti nelle tradizioni bizantine e nelle lingue albanese e greca.
L’intento del Guzzetta era prima di tutto arrestare la decadenza e innescare un processo di ripresa per la salvaguardia delle tradizioni culturali e religiose delle comunità di tradizione bizantina, avere un’organizzazione ecclesiastica propria e lavorare per l’unità dei cristiani.
Provato da una lunga malattia che lo rese cieco, Padre Giorgio Guzzetta si spense il 21 novembre del 1756 a Partinico. Le sue spoglie incorrotte rimasero, fino al 1954, nella Chiesa oratoriana dell’Olivella a Palermo. Ora riposano nella Cattedrale dell’Eparchia in Piana degli Albanesi.
Uomo di vasta cultura e di notevole esperienza pedagogica, il Guzzetta ebbe ben chiara l’importanza della formazione. Non poté vedere la nascita dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, eretta solo nel 1937 ma, a cinquant’anni dalla sua morte, la Santa Sede istituì un Vescovo ordinante permanente di rito greco per la Sicilia.
Il seminario greco-albanese di Palermo, secondo il suo desiderio, tenne viva la coscienza dell’identità culturale e religiosa nelle colonie siculo-albanesi di Sicilia, permettendo di farle giungere sino ai nostri tempi.
La memoria e la venerazione si tramandò attraverso gli alunni che lo ebbero sempre in benedizione e le trasmisero ai fedeli delle loro comunità.
Le iniziative di avviare una Causa di Canonizzazione del Servo di Dio furono intraprese dai vari Vescovi che si succedettero alla guida dell’Eparchia di Piana degli Albanesi
(fonte: vallejatonews.it)
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