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Scelte impopolari, ma finalizzate alla crescita della comunità

| Salvino Caputo * | Cronaca varia

Riceviamo e pubblichiamo...

Lo spirare dei primi cinque anni di sindacatura e l’essere arrivati al primo giro di boa della attuale gestione amministrativa ci consentono di delineare un bilancio sulle scelte di straordinaria amministrazione adottate, che come tali, si distinguono dalla semplice posa di chilometri di asfalto e rappresentano invece la visione futura di Monreale.

Diceva De Gasperi che il politico pensa alle elezioni e lo statista pensa al futuro delle prossime generazioni. In un contesto non più locale ma inserito, con la scomparsa dell'Ente Provincia e con la nascita della Area Metropolitana, in una dimensione ultra territoriale è doveroso chiedersi quali scelte di gestione del vastissimo territorio sono state adottate dalla attuale amministrazione in oltre sette anni di incontrastato governo locale.

Il Piano Regolatore Generale, nonostante la enfatizzazione iniziale e' ancora sui tavoli degli uffici comunali. E in questa mancanza di programmazione urbanistica, vengono rilasciate autorizzazioni a costruire che hanno aumentato a dismisura il peso del cemento che limiterà la nascita di opere pubbliche. La mancanza di una programmazione urbanistica ha impedito ad oggi la perimetrazione di una area artigianale che consentirebbe lo sviluppo di imprese artigianali, oggi invece soffocate e limitate dalla mancanza di spazio produttivo.
Lo stesso vale per la mancata realizzazione di una area industriale che - come avviene in altre aree prossime al nostro Comune - consentirebbe la nascita e l'insediamento di strutture produttive con grande ricaduta in termini di sviluppo economico e rilancio della occupazione. Per non tacere sulla mancata regolamentazione - obbligo di legge - urbanistica, delle aree circostanti ai monumenti inseriti nei siti Unesco. Infatti l’amministrazione avrebbe dovuto regolamentare la posa di aperture e chiusure di porte ed imposte in edifici privati, gestire la viabilità e la sosta e programmare l’apertura di attività private, in sintonia con il contesto Unesco.

Certamente qualcuno obietterà che da pochi mesi è diventato assessore all’Urbanistica o perchè non ci hanno pensato le precedenti amministrazioni. Sia chiaro: non intendo alimentare il circo Barnum dello scaricabarile. Mi permetto soltanto, da semplice cittadino che ama la sua città, che non bastano sagre, spettacolini di piazza, feste rionali. E che si permette soltanto di capire perche' non vengono effettuate scelte magari impopolari e che non vanno sui giornali ma che contribuiscono alla crescita urbanistica, ambientale ed occupazionale della comunità.

Questo è lo spartiacque tra la ordinaria amministrazione del politico che pensa alla rielezione e l'uomo delle Istituzioni che persa a futuro delle prossime generazioni: futuro che può essere assicurato esclusivamente da colui che possiede la capacità di sapere disegnare la vita e la crescita identitaria di una comunità.

* ex sindaco di Monreale

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 3 aprile – L’ingresso del sindaco Alberto Arcidiacono in Forza Italia, con tanto di comunicato stampa corredato di foto, mossa che mancava solo del crisma dell’ufficialità, segna un preciso spartiacque nella politica recente della nostra cittadina.

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