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''L’esule fiumana'', una pagina della storia di Monreale

| Giuseppe Cangemi | Cronaca varia

Nella sala Millunzi del Collegio di Maria un racconto a più voci, al centro la figlia della protagonista, Marilù Furnari

MONREALE, 10 febbraio – “La memoria diminuisce se non la eserciti”: queste le famose parole di Cicerone che ancora oggi si rivelano piene di verità e grande attualità.

Così anche a Monreale nel pomeriggio di ieri si è fatto un significativo esercizio di memoria, riannodandone il filo, attraverso il racconto alla città di una pagina forse poco nota della “sua” storia, ma carica di rilevanza per il suo legame con le vicende del dopoguerra e per far riflettere ancora oggi Monreale sui valori dell’accoglienza e della fraternità tanto attuali.

È la storia di Lenci De Santis, esule fiumana che giunge a Monreale dopo le vicissitudini vissute a Fiume nel periodo post-bellico e durante l'invasione dei partigiani del maresciallo Tito, che ne causarono la fuga in Sicilia a Termini e infine a Monreale, dove viene accolta e si innamora, sposando il monrealese Pippo Furnari.
Per tanto tempo questa storia è rimasta sconosciuta fino a quando la figlia Marilù e la nipote Martina non hanno deciso di raccontarla nel libro presentato ieri a Monreale che riannoda le vicende vissute da Lenci De Santis affinchè il passato non venga dimenticato e sia chiave di lettura per il presente; il ricordo delle foibe ha, infatti, accompagnato la vicenda umana della protagonista, la cui vita è stata caratterizzata dalla riservatezza che è riemersa solo a partire dal 2004, anno in cui si è stabilito di celebrare il "Giorno del Ricordo" per non dimenticare questa triste pagina della storia italiana.

Ieri nella sala Millunzi del Collegio di Maria, di fronte a un pubblico accorso numeroso per la presentazione del libro, è stato possibile ripercorrere la storia narrata nel libro partendo da un luogo carico di memoria poiché, proprio presso il Collegio di Maria, Lenci De Santis fu accolta quando arrivò a Monreale prima di conoscere il suo futuro marito. Grazie all’intervento di Antonella Vaglica, nel corso della presentazione moderata dal giornalista Enzo Ganci, è stato possibile conoscere i documenti ufficiali dell’epoca risalenti all’arrivo della protagonista a Monreale.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, dell’assessore Letizia Sardisco e del presidente del Collegio di Maria, Rosaria Messina, al centro della serata è stato il racconto della figlia, Marilù Furnari, dirigente medico, che ha sottolineato come la storia della madre sia utile per non dimenticare una pagina importante e spesso poco conosciuta della storia italiana e anche di Monreale. A precedere il racconto un intervento di Salvatore Requirez ha collocato le vicende narrate nel libro all’interno del panorama generale della storia italiana del dopoguerra, mentre a seguire gli interventi di Romina Lo Piccolo e Maria Modica hanno messo in luce da un lato la necessità del racconto che è scaturita dalla vita di Lenci De Santis, dall’altro la fine felice che una storia di tale portata ha avuto, vincendo con l’amore sulla guerra e le sue devastazioni.

Anche il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, ha sottolineato la forza del racconto e, soprattutto, l’importanza dell’evento, ribadendo l’utilità di far conoscere questa storia a tutti gli studenti monrealesi, cui si è aggiunto l’intervento di Biagio Cigno per l’associazione “Liberi di lavorare”.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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