In settimana gli incontri tra le parti in questione dovrebbero dire qualcosa in più
MONREALE, 28 marzo – Qualcosa in più si dovrebbe sapere in settimana. Tutto, però, sembra andare in direzione del sì. Quest’anno, dopo due anni di assenza, sembra ormai prossimo il ritorno della processione del Santissimo Crocifisso a Monreale il prossimo 3 maggio.
Fra qualche giorno si incontreranno tutti i soggetti coinvolti: il comune da una parte, la confraternita del Santissimo Crocifisso, il comitato organizzatore e i rappresentanti della curia dall’altra. Tutti esprimeranno il loro parere, relazioneranno sui motivi che spingono al sì, esternando al tempo stesso pure le eventuali perplessità. L’orientamento, però, ovviamente nel rispetto dei princìpi del buon senso, è quello di tornare a portare il simulacro per le vie cittadine, dalle quali manca dal 2019.
Sarebbe un vittoria per tutti: per i fedeli, innanzitutto, che “bramano” di poter manifestare ancora la loro devozione al Crocifisso, per l’amministrazione comunale, che da quando si è insediata, non ha potuto vivere un’esperienza di questo tipo, a causa della pandemia.
Il quadro generale, che a livello nazionale delinea il contrasto alla pandemia, sembra acconsentire lo svolgimento di una manifestazione, anche se questa – come è ovvio che sia – catalizza l’attenzione di tanta gente e comporta certamente il verificarsi di affollati assembramenti.
L’estensione al 100 per cento della capienza dello stadio Barbera in occasione della sfortunata recente partita dell’Italia contro la Macedonia, si pone come esempio che calza a pennello con questa nuova tendenza. Vale a dire: se 35mila persone possono stare strette come sardine in uno stadio, non si capisce perché si debba vietare una processione, pur partecipata e seguita come quella del “Patruzzu Amurusu”.
Tanto più che venerdì prossimo, 1° aprile, cesserà lo stato di emergenza a tutti i livelli e il 1° maggio, inoltre, verranno meno tutte le restrizioni in vigore fino ad ora, uso delle mascherine compreso.
Sull’argomento la Cei della Sicilia, peraltro, si era già espressa, avallando lo svolgimento delle processioni, che già ad aprile, in occasione della settimana Santa, verosimilmente si terranno un po’ a macchia di leopardo in tutta l’Isola.
Quindi, se le cose andranno andrà come tutti sperano e se la curva di contagio, dovesse abbassarsi ulteriormente, prepariamoci quindi a vivere un’altra edizione della festa del Crocifisso, con iniziative sia religiose, che ludiche, come avveniva fino a tre anni fa. Per Monreale sarebbe davvero il ritorno alla sospirata normalità.