L’appello di Evergreen dopo il primo ciclo di raccolta di derrate, medicine e prodotti igienici, destinata ai profughi ucraini. Emanuela Terzo: “Per fortuna abbiamo controllato ogni busta. Operazioni di controllo che però tolgono tempo al lavoro per soddisfare questa iniziativa”
MONREALE, 8 marzo - Succede che in occasione di una importante iniziativa, volta a garantire sostegno ai profughi di guerra ucraini, qualche donatore abbia pensato bene di dare il proprio contributo recapitando al civico 38 di via San Giuseppe, sede dell’associazione di Pioppo, pacchi con all’interno prodotti o altri elementi usurati.
È quanto constatato durante le rigide e meticolose operazioni di controllo effettuate dai volontari “verdi” presso il loro quartier generale, dopo il primo ciclo di donazioni pervenutegli. Il rammarico, arriva direttamente dal leader dei volontari che nelle scorse ore, attraverso whatsapp e mediante canali social, ha rivolto un invito alla comunità chiedendo loro di osservare un atteggiamento più opportuno per partecipare alla manifestazione: “Ci siamo accorti - scrive - che alcuni prodotti erano già stati utilizzati. Non è nostra intenzione mortificarvi, ma abbiamo chiesto prodotti sigillati e lunga scadenza”.
Gli scarti individuati, purtroppo, compromettono, oltre a togliere ulteriore tempo all’attività principale, il lavoro svolto egregiamente dai volontari, costretti tuttavia a doversi organizzare nelle operazioni di raccolta dei prodotti usurati da assicurare agli ecocentri cittadini per il rispettivo smaltimento: tragitti che vengono misurati in carburante e quindi col danaro.
“Questi - spiega ai nostri microfoni Emanuela Terzo - sono episodi che non devono affatto danneggiare l’immagine di una comunità davvero generosa.
Ho ritenuto opportuno ricordare però che l’incipit dell’iniziativa non può essere soddisfatto in questo modo, in virtù del fatto che stiamo continuando a raccogliere altre derrate, medicine e dispositivi igienici. Ne approfitto - conclude - per ringraziare ancora una volta coloro i quali hanno deciso di sostenere il popolo ucraino”. Evergreen, frattanto, fa sapere che nelle prossime ore si recherà presso l’istituto comprensivo Armaforte di Altofonte per raccogliere altri pacchi provenienti dalla cittadinanza parchitana.