Turismo, gli operatori sperano in un ''buon Natale'', ma l’incertezza regna

Il cambiamento di regole non facilita il lavoro, le imprese chiedono aiuto

MONREALE, 8 dicembre – L’incertezza sembra essere tornata. E sicuramente non è un bene per il turismo, soprattutto a ridosso del Natale. Le nuove regole sul Green Pass, per quanto necessarie per arginare il contagio, gettano ombre sul comparto che chiede linee guida precise.

Anche se prima ancora delle restrizioni, l'artefice delle difficoltà - secondo gli operatori turistici- sembra essere il cambio repentino delle norme. Le regole stabilite all’ultimo minuto non giovano né agli operatori turistici, né ai viaggiatori. Il tutto comporta effetti negativi sia agli agenti di viaggio che si ritrovano a rivisitare programmi, sia ai viaggiatori che preferiscono rimandare le prenotazioni.
A rendere ancora più difficile la situazione, poi, è la mancanza di ristori equi per tutto il comparto turistico. Le imprese gridano aiuto: "Abbiamo ricevuto i ristori relativi alla prima parte del 2020, ma ancora nulla per il resto del 2020 e per il 2021".
Un settore che ha difficoltà a pagare le tasse, le future cartelle esattoriali, i mutui. Gli agenti di viaggio chiedono lo stato di crisi. Secondo i lavoratori anche nell'ultimo decreto fiscale il turismo viene dimenticato e non ci sono sostegni adeguati.  Per quanto riguarda le prenotazioni, l’estate è andata bene e anche poco dopo quando le regole cominciavano ad alleggerirsi. Allo stato attuale invece le circostanze sembrano peggiorare, non per tutta l’Italia quanto per aree specifiche.